Il commissario tecnico della Slovacchia, originario di Cessaniti, è intervenuto ieri ai microfoni del nostro network dopo la sconfitta dei suoi contro l'Ucraina
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La Slovacchia dell'allenatore calabrese Francesco Calzona è scesa in campo ieri pomeriggio contro l'Ucraina. La Nazionale slovacca inizialmente ha sognato di realizzare la seconda impresa (dopo aver battuto il Belgio all'esordio ndr) con il gol iniziale di Schranz, poi, però, gli ucraini ci mettono il cuore, anche grazie al supporto della loro gente accorsa numerosa allo stadio, e rimontano prima con il gol del pari firmato da Shaparenko; poi con una perla di Yaremchuk. Due reti che regalano alla Nazionale gialloblù un successo che allontana gli incubi dell'eliminazione.
Se oggi il Belgio di Tedesco batte la Romania le quattro squadre del gruppo E si ritroveranno alla pari prima del terzo e ultimo turno della fase a gironi. In ballo insomma ancora tutto: i due allenatori calabresi Domenico Tedesco e Francesco Calzona sognano di passare entrambi agli ottavi di finale.
Tornando alla sconfitta rimediata ieri dalla Slovacchia, in conferenza stampa, al termine del match, la delusione e il rammarico di Calzona, calabrese di Vibo Valentia si leggono bene nei suoi occhi: «Abbiamo sentito la mancanza di un attaccante di spessore - ha spiegato il tecnico -. È stata una partita difficile, sono rimasto soddisfatto in alcuni momenti, meno in altri. Abbiamo messo a proprio agio l'avversario, ma nel complesso va bene così. Ora c’è solo da lavorare. Del resto – ha continuato - loro hanno grande qualità».
Al termine della conferenza stampa abbiamo avvicinato il tecnico chiedendogli di darci un personale parere su queste prime partite di Euro 2024: «È una kermesse tecnicamente difficile - ha detto – la partita di oggi conferma che non ci sono squadre meno forti di altre. Tutti giocano fino all’ultima goccia di sudore».
Le favorite di questo europeo per Francesco Calzona?: «Spero, innanzitutto, che noi riusciamo a fare un bel Europeo, vorrei regalare a questa gente la qualificazione alla seconda fase, che sarebbe già straordinario. Le favorite – ci dice – sono sempre le stesse. Al momento la Spagna e la Germania sono più avanti di tutte. Spero ancora nell'Italia».
Per Calzona, una carriera fatta di tanta gavetta che da Cessaniti, l'ha portato a guidare una nazionale di calcio in un torneo continentale: «Dietro c'è tanto lavoro – spiega – sacrifici e gavetta che per un meridionale come me sono stati sempre il doppio. Però le soddisfazioni arrivano. Sono contento del mio percorso con questa Nazionale e per la parentesi al Napoli. Ecco - continua – forse il messaggio che può passare è quello che si deve avere coraggio nelle proprie passioni e lavoro. Io l’ho avuto accettando la sfida della Slovacchia ed ora siamo qui a goderci queste partite nonostante tutto». Al ct slovacco facciamo notare come tutta la Calabria, e in modo particolare Vibo Valentia faccia anche il tifo per lui in questo Europeo, oltre che - ovviamente - per l'Italia: «Li ringrazio. Porto la mia terra e la mia città sempre nel cuore».