Due grandi amici, dentro e fuori dal campo. Un solido rapporto di stima reciproca, e non solo, lega Tony Lio e Umberto Scorrano, di fatto “nemici” per forza solo nei 90 minuti in programma domenica al “Tarsitano” fra la Paolana e il Soriano. Il calcio calabrese il prossimo 5 febbraio apre le porte alla storia, per questo confronto che riporta al calcio di una volta, vista e considerata anche la presenza di Mimmo Varrà, direttore generale del Soriano, ma grande amico ed estimatore di Tony Lio. Ci fossero stati anche Leo Vanzetto e Natino Varrà il quadro sarebbe stato perfetto, ma il primo è il tecnico del Città di S.Agata in Serie D e il secondo è il ds del Potenza in C1. Sarà ugualmente un gran bel momento revival, fra due amici che hanno condiviso tanti bei momenti in campo, prima da avversari, poi l’uno al fianco dell’altro, riuniti per l’ultima volta proprio da Mimmo Varrà, nella loro carriera da calciatori. 

Distanti e vicini

Tony Lio è stato una bandiera della Vigor Lamezia, così come Umberto Scorrano lo è stato del Locri. E allora, dal 1996 al 2001 si sono sfidati sul campo, sempre in Serie D. Il primo pennellava su punizione con il suo magico sinistro e serviva assist deliziosi per i compagni in maglia biancoverde. Il secondo doveva badare a contenere gli attaccanti avversari ed era di una solidità estrema nella retroguardia del Locri. Difficilmente l’uno si è trovato a dover marcare il secondo, però erano sempre lì sul rettangolo di gioco a sfidarsi. Poi arriva il momento di unire le forze e allora si aprono nuovi percorsi, stavolta da amici e da compagni di squadra.

Sempre assieme

Dal 2002 fino al 2007 sono sempre assieme. Li vogliono per vincere, obiettivo che, tuttavia, non riescono a raggiungere perché si specializzano in piazzamenti sul podio. Umberto Scorrano passa alla Vigor Lamezia dove trova Tony Lio e vi restano per due stagioni: in entrambi i casi la squadra biancoverde si classifica al 2° posto. Nella stagione 2004/05 vanno a Sapri, sempre in Serie D, e pure stavolta c’è la posizione d’onore. Seguono due anni al Cosenza: il campionato è quello di Serie D: una volta finiscono al 3° posto e l’altra al 4°. Quindi tentano l’avventura con il Francavilla, in Eccellenza pugliese, ma dura poco per entrambi. Dopo un paio di mesi prendono altre strade e tornano a separarsi.

Riuniti da Varrà

Estate del 2008. Il Rosarno è al suo secondo anno di Serie D. Dopo una brillante ma sofferta salvezza, Mimmo Varrà vuole alzare l’asticella delle ambizioni del club amaranto. Umberto Scorrano lo aveva già chiamato nella stagione precedente. Dopo qualche mese tocca a Tony Lio sposare il progetto del club reggino. Al solito la trattativa si chiude in pochi minuti. Varrà piazza l’ennesimo colpo della sua carriera da direttore sportivo e/o generale, portando a Rosarno la classe di Tony Lio, strappandolo ad un’agguerrita concorrenza, e i risultati arriveranno alla fine, con la storica partecipazione ai play off di Serie D, con Figliomeni in panchina. Poi le strade fra Scorrano e Lio si dividono definitivamente, anche se si ritroveranno da avversari, sempre in D: l’esterno lametino a Sambiase, il difensore catanzarese sempre al Rosarno e poi all’Interpiana.

La partita del Tarsitano

Da qualche anno ormai, per Lio e Scorrano le preoccupazioni sono maggiori, perché adesso hanno una squadra da dirigere e da allenare. Da tecnici le responsabilità aumentano. Domenica si gioca Paolana contro Soriano, un confronto aperto ad ogni risultato. Entrambi staranno già studiando mosse e contromisure. Ognuno penserà per sé, giustamente, ed a battere l’amico di sempre. Ma prima della gara non mancheranno le battute, gli abbracci, i sorrisi. Con Lio, Scorrano e Varrà sullo stesso campo, al Tarsitano domenica parlerà la storia. E avrà un bel po’ di cose da raccontare.