VIDEO | Problemi familiari alla base della scelta del tecnico, in grado di centrare l’obiettivo superando notevoli difficoltà. Nelle sue parole il bilancio conclusivo della stagione
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Una stagione di sofferenza per il Soriano guidato da Umberto Scorrano, eppure la permanenza in categoria è stata ottenuta, sia pur con un finale palpitante. Decisamente numerosi i problemi affrontati in questa stagione, a cominciare dall’impossibilità di poter utilizzare il proprio campo. Per il tecnico rossoblù mille imprevisti, ma ha saputo guidare la squadra alla salvezza in Eccellenza. Anche quest’anno ha centrato l’obiettivo che gli era stato indicato dalla società. «Tante situazioni non ci hanno permesso di allenarci e di giocare con la rosa al completo – dice Scorrano – e siamo stati sempre in giro per allenarci, in diverse strutture. A metà stagione abbiamo potuto utilizzare il campo di Rosarno, però ci potevamo allenare solo alle tredici, dovendo rinunciare ai ragazzi che andavano a scuola. Alla fine è arrivata ugualmente la salvezza: il nostro obiettivo lo abbiamo centrato».
Umberto Scorrano ancora una volta si è confermato un tecnico capace, aziendalista, umile e costruttivo, sobbarcandosi anche lavori che non gli spettavano. «A livello personale è stata un’esperienza importante. Ho passato un periodo difficile a livello calcistico: mi sono ritrovato a fare l’allenatore, il segretario e il magazziniere: ho fatto veramente di tutto».
Nonostante l’ottimo legame con il direttore generale Mimmo Varrà, le strade fra il Soriano e il tecnico dovrebbero separarsi. Un grave lutto familiare spinge il trainer a fare altre scelte, ma il legame con il Soriano e soprattutto con il dg Varrà era e rimane solido. «Il direttore sa bene che lo seguirei ovunque, però devo fare i conti con alcuni problemi di carattere familiare. Un grave lutto mi impone di dedicarmi alla famiglia che, in queste cose, viene prima di tutto».