Contro l’Ardore finisce 2-0: di Riconosciuto e Calabro le griffe. L’allenatore bizantino riconosce che l’appendice stagionale è «il massimo a cui avremmo potuto ambire ad inizio stagione. Ci sono ancora 12 punti in palio, guardiamo avanti partita dopo partita»
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Riconosciuto calcia in porta per l'1-0
Due gol nel primo tempo – dopo pochi minuti ed allo scadere – e poi autogestione. Così la Rossanese liquida la pratica Ardore ed inizia seriamente a pensare ai play off da seconda in classifica, quindi coi benefit del caso, le gare interne e due risultati a favore su tre. Ma niente calcoli, anche perché i punti in palio sono dodici e le lunghezze che separano i bizantini dalla Vigor Lamezia, “appena” cinque. Che potrebbero essere un abisso, ma anche pochi.
I ragazzi di Luca Aloisi dovranno affrontare ancora l’Isola Capo Rizzuto in trasferta, la Palmese in casa, poi andranno a Rende per chiudere con il Bocale allo Stefano Rizzo. E se i punti tra seconda e quinta dovessero essere più di dieci, la Rossanese potrebbe ritrovarsi direttamente alla finale regionale. Sarà. Sta di fatto che potrebbe essere ancora prematuro fare calcoli, ma è sempre meglio iniziare a pensarci.
E forse anche in questa ottica i bizantini ieri pomeriggio non hanno pigiato molto sull’acceleratore delle energie. Pratica liquidata tra il 9’ con il solito Marco Riconsciuto – el segna semper lù – mezz’ala giunta a quota dieci reti, e con un altro gioiello di casa rossoblù, Luca Calabrò.


Aloisi: «I play off obiettivo massimo a cui potevamo ambire ad inizio stagione»
«I play off? È l’obiettivo massimo a cui potevamo ambire ad inizio stagione» spiega Aloisi in mixed zone. Anche se non è detta l’ultima parola.
«In effetti ci sono ancora tanti scontri diretti tra le altre e 12 punti in polio. Dobbiamo lavorare sulla testa dei giocatori ma anche sulle gambe. Anche oggi non avevamo a disposizione gente esperta come Carrozza, il capitano, e Rizzo che dovrebbero recuperare e su cui si può sempre contare. Anche Buongiorno non sta attraversando un buon periodo ma sta comunque stringendo i denti».
«La gara con l’Ardore? Dopo i gol abbiamo gestito tenendo palla». Insomma, massima resa, minimo sforzo, forse con la testa già proiettata a Isola, squadra tosta, forte ed esperta.