Le parole del nuovo allenatore giallorosso pronto ad affrontare il massimo campionato regionale: «Ho visto come lavorano in Spagna e in Italia. Prendo il buono da entrambe e lo riformulo»
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Uno scossone importante per poter ripartire nel migliore dei modi, dopo la nefasta stagione scorsa che ha portato alla retrocessione in Eccellenza. Era appunto uno scossone importante ciò che serviva al San Luca per poter ricominciare, soprattutto dopo le incertezze delle ultime settimane. la società giallorosa però non ha mai smesso di lavorare, iscrivendo regolarmente la squadra al prossimo campionato di Eccellenza e avviando la pratica di risarcimento delle vertenze a carico. Il nuovo ciclo si è aperto dunque con il nuovo direttore sportivo Antonino Laganà che, appena arrivato, ha fin da subito mostrato chiarezza di idee puntando su profili specifici, a partire dalla panchina. Ed è così che nasce la chiamata a mister Maurizio Lanzaro e il conseguente sodalizio sportivo. Un tecnico preparato e che ha solcato i campi internazionali quello dello stesso Lanzaro. Una carriera da calciatore di alto profilo viste le piazze importanti in cui ha militato come Roma, Verona, Empoli, genoa, Reggina e poi la parentesi spagnola al Real Zaragoza. Inizia la carriera da allenatore nella stagione 2017/18 con il Racing Zaragoza dove rimane per tre stagioni, per poi fare ritorno in Italia sulla panchina del Seregno, squadra che ha guidato negli ultimi due anni.
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Il rapporto di stima con il direttore Laganà
Qualche settimana fa la chiamata del San Luca, voglio di rilancio, che il tecnico quarantaduenne ha accettato con grande entusiasmo, come spiega lui stesso: «La chiamata è arrivata all'improvviso, ma con il direttore Laganà ci conoscevamo già da un paio di anni e devo dire che ha sempre avuto un debole per me. Così mi ha proposto di venire in Calabria, posto che conoscono molto bene essendo stato cinque anni a Reggio e uno a Cosenza. Per me questo è un trampolino di lancio e con il direttore Laganà siamo quotidianamente al lavoro per formare l'organico. Ovviamente ci sono tante squadre più attrezzate di noi come ad esempio la Vigor Lamezia, ma noi anche se in lieve ritardo cercheremo di allestire una rosa pronta e competitiva per l'Eccellenza, perché ho tanta voglia di mettermi in discussione».
Voglia di ricominciare
Un anno zero dunque per il San Luca che, pian piano, si sta formando: «I dirigenti hanno dimostrato di amare questa maglia - continua Lanzaro - e inoltre confido in un paese intero che ci deve sostenere fin dall'8 agosto, giorno in cui inizieremo la preparazione. Sicuramente l'ambizione è alta, soprattutto per me perché ho voglia di ricominciare, consapevole delle iniziali difficoltà che incontreremo».
Dalla Spagna all'Italia
Quattro anni di Spagna che hanno contribuito alla formazione di Maurizio Lanzaro, catturandone metodi e filosofia, e che adesso cercherà di combinare con il modo di lavorare italiano: "Mi piacciono le sfide. Alleno da sei anni, quattro in Spagna e due in Italia e posso dire che non è fondamentale l'innovazione quanto le cose essenziali. Io ho avuto la fortuna di aver vissuto due paesi che vivono di calcio. In Spagna ho visto come lavorano mentre in Italia già lo sapevo. In tal senso cerco di essere un allenatore che prende il buono da entrambi i modi calcistici e di mischiarlo. Innovazione a parte, io voglio lo spirito battagliero della mia squadra».