Inizia con una sconfitta il cammino in campionato del Cittanova che, nella gara inaugurale e davanti ai propri tifosi, cade per 1-3 contro la Reggioravagnese. Un primo tempo tutto sommato equilibrato ma poi, nel secondo tempo, gli acuti ospiti che hanno piegato i giallorossi nonostante fossero riusciti a pareggiare l'iniziale svantaggio. Ai microfoni ufficiali del club si è espresso il tecnico giallorosso Crucitti, parlando del post gara.

Leggi anche

La partita

Allo stadio Monreale Proto a sorridere è dunque la Reggioravagnese di mister Misiti. Primo tempo tutto sommato in equilibrio e con qualche iniziativa in più da parte dei padroni di casa che però hanno rischiato più di una volta di subire la ripartenza avversaria. Succede tutto nella ripresa quando, a sbloccare gli equilibri, è capitan Cordova che trasforma un calcio di rigore. Nemmeno il tempo di esultare però che, dopo appena sessanta secondi il Cittanova ritorna a galla con un colpo di testa di Marino su assist di Cuzzilla. Sull'ennesimo ribaltamento, però, Puntoriere riporta avanti i suoi con un gran tiro che si insacca sul sette. Nel recupero spazio anche per il tris a firma di Gomez.

Le parole di mister Crucitti

«Siamo partiti bene, soprattutto nei primi venti minuti - ha affermato il tecnico - e abbiamo anche rischiato di battere a rete più di una volta ma, nel complesso, non siamo stati bravi a incidere. Abbiamo anche rischiato qualche ripartenza ma il primo tempo è stato giusto così». E ancora: «Nella ripresa abbiamo subito pareggiato i conti ma poi non siamo riusciti a tenere botta e a dare quel qualcosa in più contro una squadra come la Reggioravagnese che è ben organizzata». Crucitti si sofferma poi sulle condizioni di De Leonardis, uscito anzitempo dal rettangolo di gioco: «Ha subito un brutto pestone al piede, ma speriamo nulla di grave. Purtroppo oltre alla sconfitta usciamo con le ossa rotte e adesso vediamo di recuperare i cocci. Rispetto alla gara di coppa contro la Virtus Rosarno non ho visti rilevanti miglioramenti ma direi che siamo ancora sulla stessa linea. Mi aspettavo di più dalla linea difensiva».