La società, guidata da Filomena Giannini e Michela Chiefari, ha scelto il 14enne come nuovo ds. Un ruolo che il giovane vuole svolgere (seppure in maniera non formale per via dell'età) con passione e senza perdere d'occhio la scuola
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Il calcio dilettantistico calabrese sta riaccendendo i motori in vista della prossima stagione. In questi giorni, molte società stanno riorganizzando i loro assetti dirigenziali, altre invece sono già attive sul mercato per costruire i vari organici da affidare ai rispettivi allenatori. Obiettivi e sogni si mischiano con la purezza che solo il calcio di periferia può dare.
Tra i sodalizi che stanno costruendo il loro futuro c’è l'Asd Chiaravalle Calcio, società catanzarese che sarà ai nastri di partenza del prossimo campionato di prima categoria. I gialloneri sognano una stagione da protagonisti e, in queste prime fasi di allestimento societario, di sicuro non mancano novità e sorprese.
«Una nuova realtà del calcio calabrese sta per nascere». Si legge sulla fanpage ufficiale dell'ASD Chiaravalle Calcio che, nell’avventura in Prima categoria, vedrà al vertice societario due donne: Filomena Giannini e Michela Chiefari.
Quote rosa in società, come raramente accade soprattutto nel mondo dal calcio, ma novità e sorprese non sono finite qui. Si, perché il ruolo di direttore sportivo del club catanzarese sarà ricoperto da un 14enne: si tratta di Vincenzo Bellini. Le scelte tecniche, i rapporti tra squadra e allenatore, le strategie e gli obiettivi della compagine giallonera saranno dunque nelle mani del più giovane ds di tutta Italia.
Vincenzo infatti, assumerà tale carica (seppure non formalmente per via dell’età ndr) e sarà lui a costruire l’organico del nuovo Chiaravalle. A 14 anni c’è chi gioca al popolare videogioco “Football manager” e chi invece, come Vincenzo Bellini, si ritrova nel concreto ad allestire una squadra, trasformando dunque il virtuale in reale.
La purezza e la semplicità del calcio dilettantistico si traduce anche nella spontaneità delle risposte alle nostre domande del direttore sportivo più giovane d’Italia. La spontaneità di un adolescente che armato di penna e foglio ci ha inviato le risposte con una foto su whatsapp (foto).
L'intervista
Vincenzo, alla tua età molti ragazzi scelgono di giocare a calcio. Tu invece hai scelto di puntare al ruolo di direttore sportivo, come mai?
In realtà gioco anche a calcio. Nell’ultima stagione con il Davoli academy, nel campionato elitè giovanissimi regionali. Siamo arrivati al secondo posto e da centrocampista ho realizzato 3 reti. Fare il calciatore è uno dei miei sogni, ma parallelamente coltivo quello di direttore sportivo. Mi affasciano entrambe le cose. Sicuramente, però, un grosso contributo all’ambizione di fare il ds l’ha dato mio papà (Felice ndr). Lui è sempre stato nel mondo del calcio e per diversi anni l’ho seguito durante le sue esperienze dirigenziali.
Calcio, attività dirigenziale nel Chiaravalle ma anche scuola e studio. Come si coniugano tutte queste attività?
Quando c’è la passione di mezzo si può fare tutto. A scuola quest’anno è andato tutto bene, ho sostenuto anche con successo gli esami di terza media.
Archiviati gli esami, e fino a settembre la scuola, ti potrai dedicare quindi al Chiaravalle. Che squadra sarà: di esperienza o si punterà sui giovani?
Sarà un mix di calciatori, sia di esperienza che giovani. Tra i nostri obiettivi c’è quello di creare un valido settore giovanile e per farlo abbiamo anche l’idea di affiliarci ad una società di Serie A. Posso dire che la nostra sfida è appena cominciata, nella lealtà e correttezza che questo sport bellissimo è in grado di dare.
Grazie Vincenzo. Continua sempre a coltivare i tuoi sogni e le tue passioni.
Grazie a te