Primo passo in avanti per il mondo dei dilettanti: stadi aperti al pubblico ma con limitazioni. Consentito l'ingresso fino a 1000 persone all'aperto, 200 al chiuso
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Il nuovo Dpcm fa tirare un sospiro di sollievo al mondo dei dilettanti che vedranno la riapertura, seppure parziale, delle porte degli impianti sportivi. Un primo passo verso un lento ritorno alla normalità.
La presenza di pubblico sarà consentita con una percentuale di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale di omologazione dell'impianto e comunque non oltre il numero di 1000 persone all’aperto e 200 al chiuso, fermo restando la necessità di assicurare la prenotazione e l’assegnazione preventiva del posto a sedere.
Le società dovranno ovviamente predisporrre tutte le misure atte a contrastare la diffusione del coronavirus: rimane l’obbligo di misurazione della temperatura all’accesso e l’obbligo dell’utilizzo delle mascherine. Naturalmente andrà garantita la distanza interpersonale di almeno un metro sia frontalmente che lateralmente con la predisposizione dei vari cartelli informativi sia all'interno degli stadi che sugli appositi seggiolini o sui posti predisposti per il pubblico.
«Le nostre attività sono state salvaguardate - così il presidente del Cr Calabria Saverio Mirarchi - grazie soprattutto ai protocolli che, con lungimiranza ed attenzione, abbiamo messo in atto, garantendo la tutela sanitaria con rigore e responsabilità. L’apertura degli impianti, seppur con limitazioni, rappresenta un grande aiuto per le nostre associate; tuttavia, il buon senso, oggi ancor più di ieri, deve essere maggiore e l’attenzione a seguire i dettami indicati dal protocollo non dovrà mai venir meno».