Il centrocampista della Promosport e l’attaccante del Brancaleone fra gli evergreen del calcio calabrese
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Si sono incrociati domenica scorsa. Fascia da capitano al braccio. Loro i più esperti e i più “anziani” delle rispettive squadre. Leader in campo e fuori, carismatici, punto di riferimento per i compagni, hanno reso più affascinante la sfida fra la Promosport e il Brancaleone. Davide Scozzafava, mediano biancazzurro, il prossimo ottobre spegnerà le 40 candeline. Gianni Galletta, attaccante rossoblù, lo scorso novembre ha tagliato il traguardo degli anta. Eppure, a vederli giocare, sembra che il tempo, per loro, non sia mai passato. Solita grinta, stessa tenacia, numeri e giocate strappa applausi. Certamente hanno meno capelli e quelli che ci sono vanno verso il grigio/bianco, ma cambia poco.
Messi assieme superano le 1000 partite di campionato. Con le coppe e gli spareggi il conto aumenta a dismisura. Da 25 anni circa sono sui campi. Ne hanno viste davvero tante. Scozzafava ha girato un po’ di squadre: Campobasso, Vibonese, Leonzio e Milazzo fra C2 e D, poi ecco i Dilettanti con BocaPellaro, Gallico, Capo Vaticano, Sambiase, Amantea, Sersale, Vigor e Promosport. Galletta, a parte una breve esperienza fuori regione, dove era impegnato per motivi di studio, ha sempre giocato a Brancaleone, la squadra del proprio paese, la sua seconda casa e famiglia.
È sempre un piacere vederli in campo, dove sanno regalare puntualmente emozioni. Ottimi calciatori, ma prima ancora persone squisite. I valori umani, in entrambi i casi, sono elevati e valgono ancora di più. Sono due volti puliti del calcio calabrese. Sanno trascinare le rispettive squadre, consigliano le giovani leve, fungono anche da allenatori in campo. Scozzafava solito metronomo di centrocampo, Galletta ancora puntuale sotto porta. Arriverà, un giorno, in cui diranno basta, ma non ancora…