Nelle ultime ore, il Ministro allo Sport, Vincenzo Spadafora, ha aperto alla possibilità di una ripresa dei campionati regionali. Il titolare del dicastero Sport, ha parlato della possibilità di inserire, nel prossimo decreto ristori, un contributo per le spese sanitarie e i tamponi. Così facendo, il mondo dilettantistico potrebbe dunque ripartire, per quanto riguarda, almeno per il momento, i campionati di Eccellenza. L’ipotesi sarebbe quindi al vaglio del Governo. Oltre a quattordici capitani di squadre del campionato di Eccellenza, che hanno sottoscritto una lettera esprimendo la volontà di ricominciare a giocare, nel corso della settimana trascorsa, l’appello per la ripresa, è arrivato anche da società e giocatori di Promozione.

L’ultimo a chiedere una riapertura dei campionati regionali è Andrea Marano, ex giocatore del Cosenza ed attualmente capitano del Città di Acri. Il fantasista fa eco alla nota emanata proprio dalla società rossonera: «Molte società hanno investito economicamente – afferma Marano – e non è giusto che questi sacrifici vengano quasi resi vani da decisioni abbastanza discutibili. Nessuno di noi vuole ripartire senza tutte le dovute precauzioni, il virus non bisogna sottovalutarlo ma non capisco perché in Serie D si gioca, l’Eccellenza potrebbe ripartire a breve mentre nessuno parla della Promozione. Facciamo parte anche noi della Lega Dilettanti»,.

Andrea Marano parla anche della questione tamponi: «La possibilità di garantire dei ristori alle società o, magari ai tesserati, per fare i tamponi potrebbe essere la giusta soluzione per ricominciare in sicurezza e con le dovute precauzioni. Ripeto, non siamo incoscienti ma vogliamo ricominciare a giocare adottando i protocolli sanitari della Serie D. Sono ripresi addirittura alcuni campionati Primavera, non vedo perché noi non possiamo». E poi: «Nello stesso momento l’attenzione deve essere posta anche dalla Promozione in giù e non solo all’Eccellenza. I campionati sono comunque tutti collegati tra di loro e sarebbe ingiusto lasciare fermi alcuni tornei. E’ una reazione a catena e nessuno deve dimenticare che tutti siamo tesserati della stessa Lega».