Non va a buon fine la procedura negoziata per l'assegnazione della gestione dello Scida che prevedeva un importo base di 1.225.278 euro. Il presidente del club rossoblù: «Vanno rivisti alcuni passaggi della convenzione»
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A Crotone l'argomento dello stadio Ezio Scida continua a tenere banco sotto vari aspetti. Nei giorni scorsi, infatti, la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio ha chiesto la rimozione della tribuna coperta dell'impianto sportivo, poiché l'area su cui sorge lo stadio è parte del progetto archeologico Antica Kroton. Ora si aggiunge l'inaspettato fallimento dell'avviso esplorativo che avrebbe dovuto consentire al Comune della città pitagorica di affidare la gestione dello stadio per i prossimi tre anni.
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Nel dettaglio, nessuna offerta è stata presentata durante la procedura negoziata per l'assegnazione della gestione dello Scida che prevedeva un importo base di 1.225.278 euro. In particolare, la società calcistica Crotone, ha scelto di non presentare un'offerta economica entro il termine finale del 17 aprile. Nel corso della mattinata odierna, il presidente del sodalizio pitagorico Gianni Vrenna è intervenuto sulla questione. «Non abbiamo partecipato alla seconda fase della manifestazione di interesse - afferma Vrenna -, che era stata concepita prima che venisse sollevato il problema relativo al progetto Antica Kroton, e siamo convinti che proprio alla luce di questi ultimi avvenimenti debbano essere rivisti alcuni passaggi della convenzione».
«In tal senso le interlocuzioni sono e restano aperte - continua il presidente del Crotone - e siamo fiduciosi di poter addivenire ad una conclusione positiva anche perché, essendo in possesso di concessione e licenza d’uso dell’impianto fino al termine della stagione, il problema non ha una ricaduta immediata».