Le parole dell'ex centravanti tra le altre di Crotone, Lecce e Ternana entusiasmato dal progetto amaranto: «Costruire le basi oggi per vincere domani»
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Un colpo di assoluto spessore e che scuote il mercato dilettantistico calabrese, quello fatto dal Mesoraca con il colpo Giuseppe Torromino. Il suo curriculum parla da solo viste le 414 presenze e 91 gol tra Serie B, Lega Pro e Serie D.
Il centravanti trentaseienne esordisce nei professionisti con la Biellese nel campionato di Serie C2 segnando 2 reti. In seguito viene notato dal Torino che lo acquista ma lo gira in prestito per fargli fare esperienza e, dopo aver trascorso varie stagioni nelle serie inferiori, il 13 luglio 2012 viene acquistato dal Crotone, squadra della sua città, con cui firma un contratto triennale ed esordisce in Serie B il 9 settembre contro il Cittadella, segnando una delle tre reti che consentono ai pitagorici di vincere l'incontro in rimonta per 3-1.
Alla ricerca di un maggior minutaggio, l'8 gennaio 2014 passa in prestito con diritto di riscatto alla Virtus Entella, squadra con cui vince il campionato di Serie C, in quella stessa stagione, conquistando una storica promozione in Serie B. Successivamente ecco il prestito al Grosseto, dove in coppia con Pichlmann mette a segno 15 reti e che convincono, nel 2015, il Crotone a riportarlo nella sua terra natia. Sotto la guida di Juric, che lo adatta a esterno offensivo, Torromino mette a segno 5 reti in 23 presenze contribuendo alla vittoria del campionato di Serie B, ottenendo cosi la storica promozione pitagorica in Serie A.
Il 4 agosto 2016 viene acquistato dal Lecce, in Lega Pro, fino ad arrivare al 29 settembre 2021 quando, cioè, scende di categoria, accordandosi con il Livorno in Eccellenza e l'anno dopo, il 10 dicembre 2022, alla Sambenedettese in Serie D. Nel 2023 si trasferisce al PDHAE, squadra valdostana di Serie D.
Torromino: «Merito della trattativa è dei direttori Arena e Mercurio»
Una nuova sfida dunque per l'attaccante che oggi inizia la preparazione con la squadra amaranto. «Innanzitutto – ha commentato il calciatore – sono felicissimo della scelta che ho fatto, tenendo anche conto che io avevo deciso di stabilirmi al Nord. Devo dire che gran parte del merito della trattativa è stato sia di Bruno Mercurio, che prima di essere un direttore è un mio grande amico, che di Pasqualino Arena e senza dimenticare la ferma volontà del presidente Londino».
Il centravanti è la ciliegina sulla torta di un mercato sfavillante fatto fino ad ora dal Mesoraca che, nelle settimane scorse, si era già assicurata nomi del calibro di Gaspar, Tringali, Tassoni, Costa, Lorecchio, Martino, Merante e Torromino S.: «Indubbiamente il Mesoraca ha fatto un buon mercato – ha continuato Torromino – ma vincere è sempre difficile e bisogna tenere conto delle varie ed imprevedibili difficoltà che nasconde un'intera stagione. Noi dovremo essere bravi ad affrontarle e tenerci pronti».
Costruire oggi per vincere domani
Dopo un mercato del genere la candidatura del Mesoraca come papabile vincitrice del prossimo campionato di Promozione A potrebbe venire spontanea ma lo stesso Torromino tiene i piedi per terra, anche perché di calcio ne ha masticato, soprattutto dopo il suo passaggio dal professionismo al dilettantismo: «Penso che la cosa più intelligente è quella di adattarsi al tipo di campionato e alle sue caratteristiche, solo così si può fare bene. Quanto al mercato, posso dire che non c'è l'impellenza di vincere poiché dietro c'è una società sana che sta costruendo per poter vincere poi negli anni futuri»