Nella sala stampa dello Stadio Ezio Scida di Crotone, il direttore generale del club pitagorico Raffaele Vrenna saluta e presenta il Lamberto Zauli quater, ritornato per la terza volta in poco più di un anno, dopo le dimissioni di Silvio Baldini maturate per 4 sconfitte in 5 gare dirette, tra le quali entrambe le due in casa, e quella a Teramo, l’ultima, contro il Monterosi Tuscia penultimo in classifica, che gli avevano fatto uscire commenti senza mezzi termini sulla prestazione dei calciatori che pure avevano subito epurazioni ed esclusioni in tribuna.

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Lamberto Zauli è al suo fianco, non certo gongolante, ha già diretto l’allenamento di ieri pomeriggio al Centro Sportivo dell’Antico Borgo, dove deve preparare la gara di lunedì sera allo Scida contro la forte Casertana, quinta in classifica a 51 punti, sopra di 5 al suo Crotone che, prima della parentesi Baldini, ed a cavallo del primo esonero poi rientrato grazie all’intervento dei giocatori che convinsero il Presidente Gianni Vrenna ad ottobre scorso a riprenderlo, aveva comunque inanellato 19 gare con sole due sconfitte.

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«Ringrazio innanzitutto mister Baldini, anche a nome di mio padre che è fuori per motivi extracalcistici ma è come fosse qui anche lui - precisa subito Raffale Vrenna - è uomo vero e nel calcio di oggi non sono tanti; sono felice del ritorno di mister Zauli anche se dobbiamo tutti fare di più e meglio, e l’ambiente può e deve aiutarci». L’inizio dei due protagonisti è scoppiettante: «Noi abbiamo fatto errori e probabilmente ne faremo altri -chiarisce il direttore generale- ma negli ultimi 8 anni abbiamo fatto tre stagioni di serie A e tre di B, la doppia retrocessione per una piazza piccola come la nostra è stata si dolorosa ma è necessario che tutti si ritorni a godere del calcio per quello che è e non come sfogatoio o un modo per condannare sempre qualcuno; tra l’altro le critiche sono sempre pesantissime sulla società».

Anche quando gli si fa notare con una serie di ragionamenti e numeri, non è proprio d’accordo, cominciando da ottobre con il primo esonero a Zauli che avrebbe avuto un suo senso, perché visti i 10 punti che significavano un 12esimo posto in classifica dopo 3 vittorie, 1 pareggio e ben 4 sconfitte; confrontandolo poi con quello dello scorso 19 febbraio lo score parziale era completamente diverso (in 19 gare i punti erano 33, con 8 vittorie, 9 pareggi e 2 sole sconfitte con lo stesso parziale della Juve Stabia e le sole Az Picerno, Casertana ed Avellino che avevano raggranellato di più, rispettivamente, 37, 36 e 35 punti). Senza ovviamente tenere conto che la cessione al Catanzaro di Petriccione combaciava con gli infortuni di Vinicius e Tumminello oltre che l’emergenza in difesa, tamponate solo all’ultimo giorno di calciomercato. «Vogliamo un capro espiatorio allora si siamo colpevoli - rintuzza Vrenna- anzi sono io il colpevole, ma cerchiamo di essere propositivi» aggiunge.

Ed anche Zauli si toglie qualche sassolino con grinta: «Ho disputato 41 gare perdendone 8 - inizia con i numeri - è tanto poco, lo deciderete a maggior ragione aggiungendo le altre; ma parliamo di calcio e non certo di rapporti con la squadra, simpatie o, ancora peggio, che loro facciano qualcosa perché sarei amico di ragazzi di 25 anni, è offensivo».

Poi rilancia «mancano sei gare e poi i play off, sono convinto che questa squadra possa mostrare le qualità che ha già mostrato giocandosi opportunità importanti anche nei play off ». C’è chiara la voglia di riscatto: «sono certo che se si potranno recuperare Gigliotti e D’Errico, si farà, ma ora sono sotto provvedimento della società e ci rimangono, ma questo gruppo saprà come tornare ad essere credibile, non servono parole e promesse; serve dimostrarlo in campo a partire da lunedì contro una squadra forte».