La Soprintendenza ai Beni culturali risponde picche alla richiesta di proroga avanzata dal Comune
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Le strutture della Tribuna e della Curva Sud dello stadio di Crotone, devono essere smantellate: è questa la decisione della Soprintendenza ai Beni Culturali in merito alla richiesta di proroga inviata al Comune pitagorico e alla Procura della Repubblica. Il 18 luglio prossimo scade il permesso di occupazione di suolo pubblico nell'area antistante lo “Scida” dove sono collocati i settori appena citati. Questo poiché non ci sarebbero “necessità e urgenza” vista la retrocessione in Serie B del Crotone.
Ritorna, dunque, l'incubo di due anni fa, quando la squadra rossoblu dovette giocare le prime partite del massimo campionato calcistico italiano lontano dalla terra pitagorica; allo stato attuale non ci sarebbe neanche un ipotetico “piano B” per far fronte all'emergenza, visto che società sportiva e amministrazione comunale puntavano molto sulla proroga presentata per poter giocare un altro anno allo “Scida”, e continuando a lavorare sul progetto del nuovo stadio. Su quest'ultimo, però, c'è da registrare da due anni a questa parte una inconcludenza che ha portato ad incontri su incontri tra i due soggetti interessati, ma ancora a nessun progetto ben preciso della nuova struttura sportiva. Il tempo inizia a stringere e c'è bisogno di praticità, non solo per il club, ma anche per la tifoseria rossoblu.
Il sindaco di Crotone Ugo Pugliese, intercettato durante le celebrazioni per il 204° anniversario della fondazione dell'Arma dei Carabinieri, sulla questione ha dichiarato ai nostri microfoni che «l'amministrazione sta lavorando alacremente, e accelereremo le strade con la presidenza del Crotone Calcio per arrivare a un punto concreto, e presenteremo una ulteriore richiesta di proroga, visto che la precedente, per motivi burocratici – una pec persa nei meandri del Ministero – non è stata valutata per tempo. Il “piano B”, sarà la realizzazione del nuovo stadio».
Sempre sulla questione stadio, abbiamo chiesto anche al Procuratore della Repubblica, destinatario anch'egli della missiva della Soprintendenza, intervenuto alle celebrazioni dei Carabinieri. «Ho solo scritto in maniera delicata e interrogativa quale sorte dovesse avere la nuova struttura dello stadio, visto che a luglio scade l'autorizzazione della Soprintendenza – ha dichiarato Giuseppe Capoccia – ho scritto a tutti i soggetti interessati alla vicenda per farmi conoscere qual è la loro determinazione. Adesso sta a loro decidere. Nella storia non ci sono mai strade chiuse, ognuno assume le sue decisioni, prende le sue responsabilità poi si vedrà. Certamente esistono spazi per comprendere in qual modo la città non debba essere privata di un impianto adeguato al campionato che sta per partire».
Intanto, questa mattina il sindaco Ugo Pugliese e il presidente del Crotone Calcio Gianni Vrenna si sono nuovamente incontrati, ribadendo la volontà di ambo le parti di procedere con la realizzazione del nuovo stadio in una delle due aree individuate, ovvero il quartiere 300 Alloggi o località Margherita. In questa settimana – come riporta una nota dell'ente - Comune e società rossoblu sottoscriveranno un protocollo di intesa ed un crono programma per la realizzazione del nuovo impianto nel quale sarà previsto l’utilizzo di alcune strutture preesistenti di proprietà del club, anche al fine di accelerare la tempistica della realizzazione.