Sono giorni intensi per il Crotone calcio, con il presidente del sodalizio pitagorico Gianni Vrenna coinvolto nell'ambito del maxi blitz scattato lo scorso 27 giugno in Calabria. Il numero uno della società rossoblù, tra i 123 indagati dalla Procura di Catanzaro, ha sottolineato in una nota che a lui «non vengono contestati reati riconducibili alla criminalità organizzata». 

Questa mattina, all'interno della sala stampa dell'Ezio Scida, si è tornati a parlare di calcio, con il direttore generale Raffaele Vrenna che ha parlato della scorsa stagione, tracciando un bilancio, e con uno sguardo proiettato anche al futuro prossimo. Non è mancato neanche il mea culpa su alcuni episodi che hanno portato squalifiche e inibizioni ai danni del dg: «Ho fatto tante conferenze ma forse questa è una delle più difficili - esordisce così Raffaele Vrenna - Parto da un bilancio personale e sento il dovere di scusarmi per squalifiche e comportamenti che comunque avrei dovuto evitare a maggior ragione perché è palese che qualsiasi cosa faccia viene comunque strumentalizzato».

«Sono consapevole che qui al Crotone sono quello che sono anche in qualità di figlio (del presidente Gianni Vrenna ndr) ma ho studiato, fatto gavetta nei vari ruoli con l’esperienza fatta fuori per poi ricoprire solo alla fine quello di Direttore Generale».

«Il Crotone è cambiato aziendalmente parlando dopo l'approdo in Serie A - dice Vrenna - ha una storia pregressa grazie a due imprenditori che hanno dato lustro alla Calabria. Il sottoscritto è arrivato per dare continuità a un'azienda di famiglia, nonostante so bene che in questo territorio non è facile. Oggi il Crotone è tutta un’altra realtà grazie alla storia degli ultimi anni che ci hanno portato 15 anni di serie B e tre di serie A. Con bilanci sani anche perché sono state fatte scelte come la mia. Ci potrebbe essere un altro al posto mio più bravo ma costerebbe anche di più. Io mi scuso ancora per la troppa veemenza ma vorrei che questa città fosse unita e non dimenticasse ciò che di buono tutti assieme siamo stati capaci di fare. So di aver fatto delle cose buone ma anche errori». 

«Ci stiamo approcciando ad un’altra stagione difficile e, ci tengo a sottolinearlo, come lo scorso anno non facciamo proclami; avevo detto lo scorso anno che ci voleva umiltà quella che forse non c'è stata. Voglio anche sottolineare che sono calabrese e stimo e ho ottimi rapporti con Cosenza, Catanzaro e Reggio. Prima di essere crotonese sono calabrese. Le squadre si costruiscono con programmazione e pazienza e ricostruendo la fame e le motivazioni di rivalsa, non con il folklore del tifo e delle rivalità provinciali».

«Il Catanzaro per vincere ci ha messo 17 anni, ha fatto un campionato stratosferico perché aveva fame. Io voglio invitare tutti a ritornare con i piedi per terra perché il Crotone calcio deve essere un divertimento, deve essere piacevole andare allo stadio». 

«Mi si attribuiscono degli errori che non so dove sono stati fatti. Abbiamo dovuto esonerare un allenatore che era secondo in classifica (Lerda ndr) perché la piazza pretendeva che presupponenza di altro ci ha messo nelle condizioni di dimostrare che le provavamo tutte». 

Il direttore generale dei pitagorici ha parlato anche del prossimo tecnico degli Squali e degli incontri avuti nelle ultime settimane: «L'allenatore non è stato ancora annunciato dai giornali. Nulla è ufficiale. Abbiamo incontrati diversi allenatori - sottolinea Raffaele Vrenna - tra cui Pazienza, Aquilani, Gorgone e Gallo. Per quanto riguarda Zauli era doveroso incontrarlo, a prescindere dalla scelta che poi verrà fatta. Zauli ha operato senza mai aver potuto incidere sul mercato. Ha fatto benissimo in regular season con il picco della gara contro il Catanzaro e poi ha dovuto tenere alta la concentrazione prima dei play off con 180 minuti contro il Foggia dominati. Di cosa stiamo parlando? Cosa vogliamo imputare a Zauli? Ci sentivamo obbligati a sentire anche lui e decideremo assieme al Direttore Sportivo chi meglio assicurerà il rimettere al centro la fame. Se la scelta è stata fatta sottolineo che è stata ponderata».

Raffaele Vrenna ha parlato anche della costruzione della futura rosa, non nascondendo l'intenzione di cedere alcuni elementi per tagliare il monte ingaggi: «Questo anno ridimensioniamo dal punto di vista economico partendo dai giovani di prospettiva ma comunque di valore, annunceremo a breve l’allenatore ma chiediamo fiducia ed affetto soprattutto alla città che si deve stringere attorno al nostro desiderio di continuare nel tempo con il calcio a Crotone. Non sta scritto da nessuna parte che dobbiamo vincere. Il nostro obiettivo principale è quello di ricostruire e per farlo dobbiamo essere uniti, tifosi e società».