Il presidente e il direttore generale rossoblù nell'incontro con i giornalisti hanno analizzato la sessione invernale di mercato appena conclusa e rilanciato sulle falle del sistema calcio
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Corposa conferenza presso la sala stampa dell’Ezio Scida del presidente Gianni Vrenna e il direttore generale Raffaele Vrenna, che sono andati oltre il tema centrale dell’analisi del calcio mercato invernale appena conclusosi con ben 11 calciatori, anche se il giovane Enrico Oviszach rimarrà in prestito a Giugliano fino a fine anno. A fronte dell’uscita di Petriccione ed altri 9 calciatori per lo più giovani e chi non giocava quasi proprio (tranne Giannotti, Spaltro e Pannitteri e Vuthaj) sono entrati, quasi tutti nell’ultima giornata, Stronati, Altobelli (subito infortunatosi), Valentini, Comi, Battistini, Costa, Kostadinov, Rispoli, Zanellato e D'Angelo il cui contratto è stato depositato 6 minuti prima del gong finale.
Il presidente ha voluto inizialmente togliersi più di un sassolino: «È evidente che più di 35 anni di storia e sacrifici non servono ad evitare polemiche e giudizi che sui social diventano personali e feroci, ma a chi da fastidio che ci siano padre e figlio, ora a gestire la società, dico che se ne deve fare una ragione, altrimenti se c’è qualcuno che pensa che si possa fare meglio, si può sempre accomodare». Gianni Vrenna, che come noto fino a sette anni fa gestiva col fratello Raffaele, all’epoca presidente, il Crotone calcio che è arrivato in serie A dai campi polverosi dilettantistici, ha saputo anche spiegare come questa “infernale” serie C (così da lui definita per l’ennesima volta) metta in difficoltà chi progetta e rispetta le regole. «Si gioca su campi in sintetico spesso ai limiti del regolamento, ci sono regole, anche di bilancio, squilibrate ed in più continuiamo a subire torti in campo ed anche su questioni comportamentali che difenderemo in ogni sede opportuna - ha sottolineato il presidente rossoblù con fermezza - ma voglio fare i complimenti a mio figlio ed al direttore sportivo per l’allestimento di una rosa che sarà protagonista, anche se non siamo assolutamente obbligati a vincere, così come avevamo già annunciato ad inizio campionato, perché il primo obiettivo rimane la salute della società da cui dipendono tante famiglie».
Anche il direttore generale è solo partito dall’analisi del calcio mercato: «Innanzitutto fatemi ringraziare il diesse Beppe Di Bari che non c’è oggi per impegni personali - ha esordito Raffaele Vrenna jr - ma anche tutta la squadra in società che, oramai forte di un consolidamento di anni di lavoro, partecipa alle sessioni di mercato anche da Crotone; dal segretario generale e tutti gli altri che contribuiscono, in mille modi, e per cui è poi possibile chiudere operazioni così importanti». E poi andando nello specifico e mandando un in bocca al lupo sentito ad Altobelli che si è infortunato il giorno dopo l’esordio a Cerignola, ha cercato di far notare il mix di esperti e prospetti portati oggi a Crotone: «Ci sono Kostadinov e Costa su tutti, oltre a Oviszach a bilanciare l’arrivo di esperti come Zanellato, Rispoli, D’Angelo, Battistini, Valentini e lo stesso Comi che, sono certo, favoriranno ed impreziosiranno l’ottimo clima di spogliatoio che c’è sempre stato quest’anno». Proseguendo poi più specificatamente sugli ultimi deludenti risultati sul campo ha chiosato. «È vero che le ultime tre gare non ci hanno consentito di rimanere al passo della prima e che siamo riscivolati al sesto posto, ma siamo a massimo 3 punti dalle altre e siamo certi di ricominciare, con la continuità che ci ha già permesso di fare già 15 risultati utili consecutivi in questa stagione che era iniziata male».
Infine altre due sortite extra tecniche sollecitate dalle domande. «Si sono amareggiato ed a breve riferirò nello specifico e con l’ausilio di un legale, rispetto a come si stanno analizzando i fatti attorno a Crotone Juve Stabia - ha risposto il direttore generale dopo che già il presidente aveva anticipato come fossero ingiuste ed ingiustificate le squalifiche comminate a lui ed al figlio - ma certamente il fatto che si sono fissate udienze ad horas in posti lontani dai luoghi di lavoro, già ci ha raccontato che forse non siamo simpatici a molti». Così come il presidente è entrato a spiegare, soprattutto ai tifosi così sensibili al tema che «non è assolutamente vero che ci siano responsabilità dirette della società sulla mancata presenza delle tifoserie avversarie allo Scida che, a breve, rientreranno riporteranno gli ospiti a casa nostra, dopo i collaudi in atto che sono stati necessari per prescrizioni comunicate a cavallo delle feste natalizie, quando i materiali richiesti per la separazione delle tifoserie, non erano disponibili per ovvi motivi». E poi ha aggiunto su stadio e primavera che continua a giocare fuori città: «Con le istituzioni stiamo valutando lavori non semplici al centro sportivo; ma non ancora quelli annunciati allo stadio per eventuali scavi archeologici; proprio in questi giorni abbiamo chiuso un accordo con il presidente della Provincia Ferrari che ringrazio, che è anche sindaco di Cirò Marina, per cui possiamo già annunciare che, dal prossimo impegno, la formazione Primavera giocherà proprio nel nuovo ed appena inaugurato stadio proprio di Cirò Marina».