La sconfitta a Teramo contro il Monterosi Tuscia, rimasto penultimo in classifica nonostante i tre punti presi al Crotone, ha fatto definitivamente sprofondare la squadra della famiglia Vrenna in un girone infernale che, a sei gare dalla fine della stagione regolare di questa Lega Pro, ha difficilissimi “ascensori” per risalire.

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Quattro sconfitte su cinque gare sarebbero, per chiunque e ovunque, già di per se complicatissime e mister Baldini e la società lo sanno bene. Ma per una grande decaduta e il fardello di una gestione tecnica che da Modesto, nello sprofondo dalla B, e Lerda dopo, sostituito da una tripla gestione Zauli più che anomala, questo scenario che “accredita” anche i giocatori come ammutinatori, è diventato davvero surreale. Poi, e solo dopo, c’è da considerare la classifica, che con 46 punti in settima posizione, fa viaggiare il Crotone con soli 4 punti di vantaggio da chi oggi è fuori dai playoff e addirittura solo 7 in più del disgraziatissimo Catania che, seppur in finale di Coppa Italia, rimane la prima fuori dai playout.

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Inutile descrivere tifosi ed ambiente in generale, con la vittoria all'Ezio Scida che manca ormai da diverse giornate, ed un solo successo (0-1 a Messina) nelle ultime 10 sfide che raccontano di un 2024 che ha un andatura da retrocessione. Con questi presupposti oggi c’è il rientro al Centro Sportivo dell’Antico Borgo dopo due giornate piene di “riposo” che erano state previste, abbastanza inspiegabilmente, prima della disfatta a Teramo, e che a molti sono risultate incredibili anche per chi non ama invocare i ritiri punitivi/rigenerativi. «Io non voglio essere il problema, dopo questa figura di m…. (disse proprio con questi termini nel post gara di Monterosi Crotone mister Baldini) parlo con la società per rispetto, altrimenti avrei già le valige pronte». E se la società gli ha chiesto comunque di parlarne di persona proprio oggi al rientro, è stato per evitare di fargli rassegnare le dimissioni, tra l’altro più volte comunque citate dal nuovo allenatore anche dopo le prime epurazioni che, è evidente, non abbiano sortito alcun effetto.

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E se parrebbe escludersi l’ennesimo ritorno di Zauli (magari solo per non dare l’impressione di darla vinta a giocatori bizzosi), è riemerso il profilo di Aniello Parisi, in passato tecnico della Primavera del Crotone, oggi componente dello staff tecnico che fu tirato in ballo ai tempi del primo (poi rientrato) esonero di mister Zauli. Anche perché a una soluzione bisogna comunque pensare qualora l'attuale allenatore decidesse, prima o dopo di lunedì quando è prevista la prossima gara contro la Casertana allo Scida, di darle per davvero le dimissioni. Un'ipotesi certo non da scartare perché il Crotone visto a lunghissimi tratti, in tutta la gestione Baldini, appare davvero difficile che possa mettere in difficoltà la Casertana di quest’anno che, da matricola, sta viaggiando tra le prime posizioni di questo girone, attualmente quinta a 51 punti.

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