Il tecnico nell'ultima conferenza stampa pre-match: «sarò eternamente grato al Crotone che ha creduto che potessi essere un allenatore degno per questa città e questa società»
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«Non ho alcun rammarico anzi è stata un'esperienza che mi ha dato tanto». Serse Cosmi parla così nell'ultima conferenza stampa stagionale che anticipa la gara di sabato sera con il Crotone che ospiterà la Fiorentina per chiudere una stagione amara finita con la retrocessione in Serie B. «Per alcuni calciatori - dice Cosmi - sarà un arrivederci perché tornerà in serie A. Ci sono tutti i motivi per poter salutare questa stagione nella maniera migliore possibile. Abbiamo un'analogia con la Fiorentina perché, tenendo le debite proporzioni, entrambi non abbiamo fatto la stagione che speravano ma trovato due attaccanti importanti come Simy e Vlahovic». Contro la Fiorentina mancheranno Magallan e Golemic squalificati, e gli infortunati Luperto, Di Carmine e Reca; assente anche Cordaz che si è sottoposto ad un mini intervento chirurgico. In panchina due ragazzi della primavera D'Aprile e Yakubiv. Esordio assoluto in Serie A per Gian Marco Crespi, 19 anni. «Il nostro obiettivo - dice Cosmi - è di uscire con un risultato positivo per non essere ultimi, che non è di poca importanza».
L'ultima conferenza di Cosmi è anche una sorta di bilancio: «Il ritorno in A - dice - è stato meraviglioso e per questo sarò eternamente grato al Crotone che ha creduto che potessi essere un allenatore degno per questa città e questa società. Una scelta imprevedibile forse, ma devo essere sincero: ho trovato un campionato dove sento di poter dire la mia. L'avevo detto, ma ora ne sono più convinto. Io non sono un collezionista di tituli, ma di emozioni". Sul futuro Cosmi non si scompone neppure ora che la stagione è finita: «Non ho sassolini nelle scarpe e neppure granelli. Questa - prosegue - è una società che in poco tempo mi ha dato tantissimo. Io so rendere merito a chi mi accoglie bene e non avrò nessun sassolino da togliermi. Farò una disamina del mio pensiero. Sicuramente non parlerò di quello che c'è stato prima perché abituato a parlare di quello che ho fatto io. Non spetta a me dire chi resterà in A della squadra. Non decido il destino dei calciatori e neppure il mio».
Infine Cosmi parla dell'assenza del pubblico. «E' stato frustrante - dice - e conoscendo la città ho capito quanto più che in altri luoghi, qui il pubblico poteva essere decisivo. Ho capito l'amore e la passione di questa città per la propria squadra. Se prima consideravo l'assenza di pubblico importante per Crotone ora dico che è stata devastante per i risultati di questa squadra. Ho immaginato la passione per strada riversata nello stadio. Se si dovesse giocare negli acquari significa che faremmo il mestiere per aspetto economico».