La IV Commissione in Comune ha votato all'unanimità quanto presentato dal consigliere Gianni Parisi. Ora la palla passa al sindaco Fiorita per stabilire il luogo e le soluzioni eventualmente praticabili
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La IV Commissione “Pubblica Istruzione, Cultura, Spettacolo, Sport, Rete Museale, Politiche Sociali, Tutela della Salute Pubblica, Politiche Giovanili” del Comune di Catanzaro, presieduta dal consigliere Francesco Scarpino, ha approvato alla unanimità la proposta del consigliere Gianni Parisi di prevedere l’installazione di un maxi schermo in occasione della partita di ritorno dei play off di serie B tra Cremonese e Catanzaro, prevista per sabato 25 maggio prossimo e che i Giallorossi giocheranno fuori dalle mura amiche del “Ceravolo”. Al momento del voto erano presenti, oltre agli stessi Scarpino e Parisi, le consigliere Igea Caviano, Lea Concolino, Manuela Costanzo, Anna Chiara Verrengia e i consiglieri Emanuele Ciciarello, Rosario Lostumbo, Rosario Mancuso, Danilo Sergi, Stefano Veraldi. Presenti, anche se non componenti dell’organismo, i consiglieri Raffaele Serò ed Eugenio Riccio.
Ad avviso della Commissione «la straordinaria stagione che ha visto protagonista la squadra fino al termine del campionato e la sta vedendo ancora oggi nella coda entusiasmante dei play off per la promozione in A, è stata un grande evento sportivo ma anche sociale, nel quale una città intera si è stretta intorno all’Undici di mister Vivarini, dimostrando un senso di appartenenza e comunità davvero fuori dall’ordinario».
«Se n’è accorta tutta l’Italia sportiva e non solo. Un motivo di più, quindi, per sostenere questo bellissimo clima che si è creato, chiamando a raccolta i catanzaresi che resteranno in città, affinché lasciano spenta la tv e si ritrovino tutti insieme, davanti a un maxi schermo. Su dove collocarlo e sugli altri aspetti organizzativi, consapevole della complessità delle rigide norme che disciplinano tali eventi e che mancano pochi giorni alla partita, la commissione si rimette al sindaco e al governo cittadino, affinché valutino le soluzioni eventualmente praticabili», conclude la nota.