Il Cosenza conserva un punto sulla zona playout occupata in questo momento da Spezia e Bari. Mancano cinque gare alla conclusione del campionato. Saranno cinque finali. Ne è convinto William Viali che guarda al bicchiere mezzo pieno: «Dopo aver raggiunto il pareggio abbiamo spinto per vincere la gara. Mi è piaciuto sotto questo aspetto lo spirito della squadra. Sono due partite di fila che i ragazzi dimostrano di avere tenacia e di non mollare. Siamo andati sotto, l’abbiamo recuperata e potevamo ribaltarla – dice l’allenatore – Abbiamo preso un punto contro un avversario davvero di spessore».

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Il tecnico spiega anche la scelta di posizionare Canotto a ridosso delle due punte, con Zuccon chiamato a proteggergli le spalle: «Dal mio punto di vista non ha fatto rimpiangere Marras – ha detto – Volevo che fosse più vicino all’area per avere maggiore propensione offensiva. Certo, dal punto di vista qualitativo bisogna dire che il Palermo in fase di palleggio ha mostrato maggiore qualità. Lo testimonia anche il dato del possesso palla (Palermo 68 percento ndc) ma nello scacchiere ogni nostro giocatore aveva riferimenti frontali. Alla fine abbiamo rischiato poco: nel primo tempo abbiamo colpito un legno noi e uno loro e poi hanno avuto solo l’occasione con cui hanno sbloccato il risultato. Difficile non concedere almeno una occasione, ad una squadra come il Palermo. Complessivamente quindi – chiosa Viali – il loro si è rivelato un possesso sterile. Cosa ci manca? La capacità di ribaltare le situazioni, di trasformare un’azione difensiva in offensiva – aggiunge il tecnico rossoblù – Però questo spirito battagliero mi conforta. Sono due volte che andiamo sotto e recuperiamo. Questo mi tranquillizza per il futuro».

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