VIDEO | Nell'ambito dell'iniziativa Nessuno escluso, al centro sportivo Romualdo Montagna, sul campo di gioco si incrociano ragazzi di dodici diverse nazionalità
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Sacha ha quasi sei anni. Con la mamma e le due sorelle è fuggito da Kiev tre mesi fa, quando anche nella capitale è arrivata la guerra annunciata dal suono sinistro delle sirene e delle esplosioni. È uno dei 14 ragazzi di nazionalità ucraina, accolti dalla scuola calcio Romualdo Montagna di Cosenza, dedicata alla memoria di Costantina Ruffolo, nell’ambito dell’iniziativa Nessuno escluso.
Sport e integrazione a Cosenza
L’associazione sportiva ha sede nel quartiere della Riforma, un tiro di schioppo dal centro storico. Questa zona è un crocevia di case famiglia e di associazioni per l’accoglienza di persone disagiate, soprattutto di profughi che in riva al Crati hanno trovato un approdo sicuro. Non solo ucraini: tra gli iscritti, circa 170 nelle varie categorie di allievi, giovanissimi, fino ai bambini in tenera età, sono rappresentati 12 diversi stati tra cui Senegal, Costa d’Avorio, Marocco, Tunisia, Bulgaria, Albania, Isole Filippine. La frequentazione del centro sportivo è così variegata e variopinta, che nella fase precedente alla pandemia è stato anche organizzato un Mundialito formando squadre di atleti originari dello stesso Paese, con tanto di esecuzione degli inni nazionali prima del calcio d’inizio.
La socializzazione
«La socializzazione tra ragazzi di tante diverse etnie ci inorgoglisce. Qui si realizza una integrazione piena» dice Mario Gagliardi che nel 1997 ha dato il via a questo progetto sportivo di cui ha poi passato il testimone al figlio 24enne Alex. «Lo sport è un linguaggio universale – aggiunge - Noi ci mettiamo la passione e cerchiamo di essere un punto di riferimento per le numerose strutture di sostegno con cui collaboriamo». Oltre alla struttura di Via Montagna, dove si pratica il calcio a 5, l’Associazione opera a Mendicino attraverso la Polisportiva. Al termine di questa stagione ha raggiunto il traguardo della promozione nel campionato regionale con gli Under 17, mentre la categoria Under 15 ha vinto il campionato provinciale ma ha perso i playoff.
Gli altri progetti
L’Under 17 ha vinto pure la Supercoppa provinciale aggiudicandosi la finale contro il San Giacomo D’Acri per 2-0. Un ulteriore progetto è stato sottoposto all’amministrazione di Palazzo dei Bruzi per il recupero e la piena fruizione dell’impianto sportivo della scuola elementare Emma Tavolaro di Via Milelli, un’altra zona della città in cui offrire ai ragazzi un punto di aggregazione può essere determinante per contribuire al risanamento di un quartiere nel quale il Comune si appresta ad avviare importanti lavori di riqualificazione.