Durante il match tra Cosenza e Modena, la Curva Nord dello stadio San Vito-Marulla si è resa protagonista di un gesto dall’alto valore simbolico. Poco prima del fischio d’inizio, i gruppi ultrà rossoblù hanno srotolato un imponente striscione con la scritta “Free Palestine”, accompagnato da bandiere palestinesi e fumogeni.

L’iniziativa non è isolata ma si inserisce in un contesto di solidarietà storica che la tifoseria cosentina ha sempre dimostrato verso la causa palestinese. I sostenitori del Cosenza, noti per la loro ispirazione libertaria e il forte impegno sociale, hanno voluto ancora una volta esprimere il loro dissenso verso il conflitto israelo-palestinese e denunciare quello che definiscono un «massacro continuo di inermi».

Il gesto della Curva Nord si unisce a una serie di manifestazioni simili apparse in altre curve europee, dove gruppi ultrà hanno utilizzato il calcio come piattaforma per sensibilizzare il pubblico su temi di giustizia sociale e geopolitica.

L’iniziativa ha attirato l’attenzione anche al di fuori del mondo sportivo, con molti che ne lodano il coraggio e la coerenza nel sostenere una causa spesso controversa. Il messaggio degli ultrà rossoblù si è rivolto non solo ai tifosi presenti allo stadio, ma anche a tutta la comunità, invitando a riflettere su una delle crisi più delicate e longeve della storia contemporanea.