Pickel apre le danze nel primo tempo, ma dopo qualche giro d'orologio replica Ricciardi che però si fa espellere nella ripresa. In Zona Cesarini il "Mudo" e l'islandese fissano il punteggio sul 3-1
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Un’altra sconfitta e ancora ultimo posto. Sembra non avere pace il percorso del Cosenza in questa stagione. I Lupi resistono in dieci alla Cremonese fino alla sgasata di Vandeputte che regala a Vazquez il pallone del 2-1 che di fatto ha chiuso la contesa. Una partita persa non senza lottare, ma che la Cremonese ha meritato. Troppo ampio il divario fra le due squadre perché il Cosenza, dopo il rosso di Ricciardi, potesse tenere il punto fino alla fine. Il 3-1 incassato da Venturi e compagni fa male, anche perché continua a guardare tutte le altre dal basso verso l'alto.
Botta e risposta e fuochi d’artificio
Il tecnico dei Lupi ha scelto un undici offensivo per lanciare un messaggio principalmente ai suoi uomini: affrontare il match a viso aperto. In attacco ha schierato Fumagalli e Artistico con Rizzo Pinna alle loro spalle. Florenzi è scalato inizialmente in mediana con Charlys, mentre sulle fasce largo a Ricciardi e D’Orazio. In difesa il trainer ha posizionato Dalle Mure al centro. Stroppa, invece, ha scelto l’esperienza di Vazquez a supporto di Bonazzoli: mossa che risultata decisiva. Presenti dal 1’ i due ex Collocolo e Castagnetti.
La partita non ha annoiato fin dall’inizio, ma a passare in vantaggio sono stati i padroni di casa con Pickel. Era il 23’ quando Vandeputte ha trovato spazio a sinistra per il cross che gli è valso il settimo assist stagionale degli otto totali. Perfetto, sul secondo palo, l’inserimento della mezzala grigiorossa che ha svettato su D’Orazio.
Veemente, tuttavia, la reazione dei Lupi che dopo due minuti hanno trovato il pareggio con Ricciardi. Bravissimo Rizzo Pinna a farsi trovare tra le linee e a calciare con qualità centrando il palo. La carambola, però, ha premiato i Lupi con la sfera che ha viaggiato rapida sull’asse Fumagalli-Artistico-Ricciardi. Per l’esterno, che ha atteso il via libera dal Var, si tratta del quarto centro in Serie B.
I due fuochi d’artificio hanno alimentato i botta e risposta delle due squadre. Prima del break, Sgarbi ha sventato un codice rosso dopo una galoppata di Collocolo e Bonazzoli ha sfiorato il montante in girata. A parte questo, però, la contraerea calabrese ha retto senza eccessivo sforzo e con ordine.
Assedio Cremonese, resistenza vana del Cosenza
Nella ripresa subito un’occasione gigantesca per la Cremonese a cui si sono opposti alla grande sia Micai (su Pickel) che Fumagalli (che ha stoppato il tap-in di Bonazzoli). Quello dei lombardi è stato un vero e proprio assedio. Ma il team di Stroppa ha sprecato tanto. L’esempio è il macino di Vandeputte terminato alle stelle dal limite dell’area piccola. Era il 15’, giusto un paio di giri d’orologio prima del secondo giallo, valso il cartellino rosso, sventolato in faccia a Ricciardi reo di aver fermato Barbieri non secondo regolamento. Alvini dalla panchina ha ringraziato ancora il pipelet dei Lupi su un piazzato di Vandeputte (24’) ed ha sussultato quando in contropiede Artistico ha impegnato Fulignati (27’). Una fugace illusione.
I grigiorossi non hanno mai smesso di premere, ma Nasti (29’ e 33’), Antov (32’) e Vazquez (35’) hanno inesorabilmente sbattuto contro il muro eretto dalla retroguardia del Cosenza che ha cercato di difendere il punto con le unghie e con i denti. Poi, al 40’, Vandeputte ha saltato secco Martino e apparecchiato il banchetto per il Mudo che ha realizzato il 2-1. Giù il sipario, col Cosenza inchiodato in fondo alla classifica che ha incassato anche il 3-1 di Johnsen su una ripartenza.