Se impresa sarà, il Cosenza dovrà centrarla venerdì sera al Marulla. Contro il Cagliari, però, mancheranno sia Nasti che Vaisanen, espulso all’ultimo minuto di gioco nella gara di Ascoli. Al Del Duca il terzino D’Orazio aveva illuso tutti dopo pochi secondi, ma c’ha pensato Buchel a siglare l’1-1 con un gran gol. 

L’epilogo più probabile è che i rossoblù disputino i playout, ma in caso contrario potrebbero soltanto festeggiare a margine di risultati che non sono pronosticabili con semplicità. Guardando alla gara odierna, l’approccio è stato dei migliori e fino al pareggio non c’era nulla che potesse preoccupare gli ospiti. Poi l’inerzia è cambiata e Micai ha fatto gli straordinari.

D’Orazio, gol lampo

Viali inizia il match senza Florenzi: il golden boy non è al meglio e gli viene preferito inzialmente D’Urso. In coppia con Nasti c’è Finotto che, dopo la pessima prova di sabato scorso ottiene, con la conferma, un grande attestato di stima da parte del proprio allenatore. In difesa out Rispoli per un’attacco influenzale, a sinistra gioca D’Orazio che risulta subito decisivo.

Il cronometro aveva appena completato il suo primo giro di lancette quando il terzino svetta prepotentemente in area su un corner lungo battuto da D’Urso. Il colpo di testa, perfetto, si insacca alla spalle di Leali gelando i sostenitori marchigiani

Marra sbaglia, Buchel no

I padroni di casa cercano di orchestrare una controffensiva, una risposta che possa definirsi tale. I tentativi, però, si infrangono sul muro del Cosenza eretto a protezione di Micai. Anzi, il terzetto mediano bianconero e i due terzini talvolta devono badare alle ripartenze micidiali dei rossoblù, Marras in primis. L’ex Bari va vicino al raddoppio al 25’. Finotto lavora un ottimo pallone sull’out mancino e vede dalla parte opposta l’arrivo del compagno che però spara alto da due passi. 

Il collettivo rossoblù, tra i due, è quello che ha le idee più chiare ed è armato di squadrette e goniometro. Le geometrie delle giocate sono lineari e semplici, praticamente automatiche. Breda invece, sebbene la pressione sia buona, annota confusione, imprecisione e mancanza di idee. Al 35’ primo brivido per il Cosenza: è una zuccata di Dionisi che trova pronto il pipelet avversario. Sul corner seguente Buchel, da 25 metri, indovina il jolly ristabilendo il punteggio di parità con un mancino balisticamente perfetto. Lo spartito del match cambia e, se non fosse stato per Micai, negli spogliatoi si sarebbe rientrati con un punteggio differente

Entra Florenzi

E’ sempre Micai, anche ad inizio ripresa, a salvare i suoi a margine di una sponda di Mendes che aveva armato il destro di Proia. L’intervento è super. Viali allora manda dentro qualità: entrano Florenzi e Delic per D’Urso e Finotto. Breda risponde con Marsura e Gondo per Mendes e uno spento Forte. L’Ascoli, pur senza strafare, sfiora il gol. Caligara calcia dalla distanza trovando Lungoyi sulla traiettoria. La palla schizza sulla traversa, ma rimbalza fuori. Resterà l’ultima azione degna di nota del secondo tempo.

Il tabellino di Ascoli-Cosenza

ASCOLI (4-3-1-2): Leali; Adjapong, Botteghin, Simic, Giordano; Proia (35’ st Eramo), Buchel (17’ st Giovane), Caligara; Mendes (22’ st Marsura); Forte (16’ st Gondo), Dionisi (35’ st Lungoyi). A disp.: Guarna, Quaranta, Bellusci, Tavcar, Donati, Falasco, Gnahorè. All.: Breda
COSENZA (4-4-2): Micai; Martino, Vaisanen, Meroni, D’Orazio; Marras, Brescianini (30’ st Cortinovis), Voca (30’ st Praszelik), D'Urso (16’ st Florenzi); Nasti (42’ st Zilli), Finotto (16’ st Delic). A disp.: Marson, Lai, Venturi, Prestianni, Kornvig, La Vardera,. All.: Viali
ARBITRO: Colombo di Como
MARCATORI: 2’ pt D’Orazio (C), 36’ pt Buchel (A)
NOTE: Spettatori 7.876, di cui 180 ospiti, per un incasso complessivo di 61.357,77 euro. Espulso al 49’ st Vaisanen (C) per doppia ammonizione. Ammoniti: Nasti (C), Voca (C). Angoli: 7-7. Recupero: 1’ pt - 4’ st