Pierpaolo Bisoli al 90′ è corso in campo come se fosse un giocatore. La vittoria dei Lupi contro il Benevento ha il sapore di salvezza. Ha il sapore di un traguardo, almeno quello dei playout, che inizia a materializzarsi all’orizzonte. Il Vicenza è a -3, l’Alessandria dista appena un punto. E il tecnico sa che Pordenone e Cittadella, all’ultima giornata, potrebbero essere alla portata. In sala stampa è il ritratto della felicità: «Siamo stati quasi perfetti».

Una svolta psicologica

«Abbiamo lavorato anche sull’aspetto psicologico. In allenamento tiravo palle in area quando erano stanchi morti per fargli capire che non è finita finché l’arbitro fischia. La stanchezza deve essere un alleato. Camporese? Abbiamo un rapporto che ci lega da tanti anni e quando ha giocato con me, fece anche all’epoca tanti gol». Poi Bisoli si rivolge ai tifosi: «Ho bisogno di loro e del loro affetto – aggiunge -. Ci sono delle domeniche, come con il Monza, che ci serve una mano: la loro».

Bisoli verso Cremona

«A Cremona sarò emozionato -spiega Bisoli -. Conservo grandi ricordi in quella piazza ed ho contribuito ad una bellissima avventura con loro. Se il Cosenza dovesse vincere, però, i playout sarebbero a portata di mano». Chiusura sui singoli. «Caso era meno brillante dei primi minuti, pertanto avevo bisogno di inserire Pandolfi. Florenzi ormai sembra un veterano».