La prestazione di Pietro Martino (’97) allo stadio Ceravolo nel derby contro il Catanzaro è stata certamente un raggio di luce in mezzo alla tempesta, una delle più positive in casa Cosenza. Al di là del rendimento è piaciuta la voglia di non mollare mai dell’ex terzino del Foggia.

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L’ultimo ad arrendersi

Quel furore e "quell’animus pugnandi" negli occhi di Martino non sono passati inosservati agli occhi dei tifosi. Il calciatore modenese è stato davvero l’ultimo ad arrendersi contro il Catanzaro. Si è dannato l’anima nella sua zona di competenza e, soprattutto nella ripresa, un paio di sue diagonali sono state di vitale importanza per mantenere viva la flebile speranza del Cosenza di ritornare in partita.

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Martino, arrivato l’anno scorso a Cosenza senza aver mai primo giocato in Serie B, dopo un periodo d’adattamento alla categoria, è diventato uno dei beniamini del pubblico. Non si risparmiato mai in ogni partita nella quale ha giocato, dimostrando anche grandi doti sia di corsa che di sacrificio. Il classico calciatore che ogni squadra vorrebbe avere con se e che non lesina una goccia di sudore fino al 90′. Anche ieri è stato così. Si riparta da prestazioni come la sua.