Il ds rossoblù affronta diversi temi: mercato, strutture mancanti e rinnovi contrattuali. Sul suo precisa: «Ne parlerà con Guarascio a fine stagione»
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Roberto Goretti ha tenuto la consueta conferenza stampa post mercato. Non ha presentato i nuovi calciatori, ma ha fatto il punto sulla sua esperienza al timone dei lupi. Il ds ha motivato alcune operazioni, posto dei paletti circa il suo rinnovo contrattuale e parlato dell’esigenza di avere strutture su cui sviluppare un progetto. Ovviamente si è anche soffermato sulla questione relativa al suo contratto. Scade tra meno di sei mesi e, nonostante ciò, sta lavorando in prospettiva.
Goretti e il contratto in scadenza
«Non è ancora arrivato il momento di parlarne - ha detto -. Io sono venuto per salvare il Cosenza. Sono qui da 6 mesi e sto cercando di capirne le dinamiche. Non mi piace stare in un posto dove non c'è fiducia in me e dove non si può costruire. Fino alla fine lotterò per un grandissimo obiettivo sportivo per quella che è stata la partenza». Goretti, pertanto, rimanda tutto a giugno. «A fine anno sarà il Guarascio a decidere se continuare insieme o no. Starà a lui fare la proposta - aggiunge -. Poi io valuterò tutto e chiederò delle cose che ritengo indispensabili e che possano portare la piazza ad un altro livello».
Matosevic rinnova, Krystoffersen può partire
Per chiudere il quadro sul calciomercato, Roberto Goretti evidenzia che non ci saranno rinnovi di contratto per i calciatori, se non quello del portiere Matosevic che lo ha meritato sul campo. «A Gerbo ho comunicato che non ho intenzione di sottoporgli il prolungamento, mentre a Bittante ho chiesto di dimostrarmi sul campo che farei bene ad offrirglielo. In uscita stiamo lavorando ancora su Krystoffersen che fino al 30 marzo può accasarsi in un campionato dove può essere utilizzato». Chiusura dedicata ad Angelo Corsi. «Lo ringrazio per aver accettato la Vibonese e abbiamo deciso il rinnovo biennale con il presidente. Lo ritengo un valore, mi ha dimostrato che tiene al Cosenza e mi piacerebbe quando smetterà che rimanesse con noi nel ruolo che individuerà».
Guarascio, Goretti e Occhiuzzi
Ci sono tante cose da migliorare, però, all’interno del Cosenza secondo Goretti: «Le potenzialità sono enormi, bisogna costruire un modello. Non si può fare calcio allo stesso modo in tutte le città. Bisogna capire quali siano le risorse e le responsabilità. Per me senza strutture non si può fare nulla. La politica per il Cosenza non mi sembra che abbia fatto tantissimo, anche se tutti si dichiarano tifosi. E questo è un territorio che sforna giocatori a livello nazionale».
C’è un passaggio su Occhiuzzi («È un bravo allenatore, un tecnico importante. Chi vede tutti i giorni gli allenamenti se ne rende conto benissimo») e un altro sulle parole di Guarascio. Il patron ha parlato di entusiasmo nel corso della trasmissione Tuttigol in onda ogni lunedì su LaC Tv, ma in città il clima è differente. «Ai tifosi non possiamo chiedere niente, non sarebbe giusto. Se la squadra inizia a vincere si riavvicineranno - taglia corto il ds -. È evidente che hanno una grande passione. Tocca a noi farli riavvicinare. Deve nascere da dentro».