Il patron rossoblù commenta la salvezza ottenuta a Brescia e parla dei progetti futuri. Spazio anche alla posizione di Viali e ad Aldo Florenzi in ottica mercato
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«Hanno ragione i tifosi a chiedere qualcosa in più. Ma quest’anno, e non lo dico io, è stato un campionato veramente complicato. Basta pensare alle squadre che sono retrocesse, ma noi abbiamo risposto in modo adeguato per la seconda volta all’appello se ci meritassimo o meno la salvezza». Lo ha detto il presidente del Cosenza Eugenio Guarascio, intervenuto questa mattina a Radio Sportiva per commentare la salvezza ottenuta a Brescia a margine dello spareggio playout. Lo ha fatto dando un orizzonte per il futuro e rispondendo le domande relative a Viali e Florenzi.
L’epilogo di Brescia-Cosenza
Sul finale di Brescia-Cosenza, Guarascio esprime una posizione netta. «Non c’era sentore che potesse accadere il pandemonio – ha detto – . Queste cose di solito succedono al sud, ma nelle categorie inferiori. L’epilogo ci ha spiazzato, credo che nelle tifoserie si infiltrino personaggi che non c’entrano nulla con i valori sportivi. Il responso del campo va sempre accettato e i veri tifosi del Brescia non hanno nulla a che vedere con le intemperanze. Chi vince lo spareggio promozione Bari-Cagliari? Sono due squadre fortissime, deciderà un episodio. Ma fosse per me metterei la Serie A a 22 squadre e la Serie B a 24 squadre».
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Guarascio, il Cosenza e la Serie A
Il numero uno del club a sorpresa poi annuncia di voler alzare l’asticella per il futuro. «È chiaro che adesso dobbiamo pensare al campionato venturo perché ci sono le condizioni per darci un obiettivo diverso – ha annunciato riesponendo ad una precisa domanda -. Allestire un organico per una salvezza tranquilla? In verità la piazza di Cosenza, unica al Sud, non è mai andata in Serie A, pertanto vorremmo mirare a questo importante traguardo a margine di un progetto. Magari non subito, ma l’intenzione è questa». Continua a leggere su Cosenza Channel