Il primo cittadino bruzio è intervenuto a "Buongiorno in Calabria": «La chiusura delle tribune non è stata concordata, ne abbiamo dovuto prendere atto». E sul comunicato del club che parla di guerriglia: «Eccessivi questi termini per due fumogeni»
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È un Franz Caruso piuttosto infastidito dagli ultimi atteggiamenti della società Cosenza Calcio quello che è intervenuto questa mattina a "Buongiorno in Calabria" su LaC Tv. Ai microfoni della nostra trasmissione, il primo cittadino ha parlato del comunicato diffuso da via degli Stadi sulla chiusura di Tribuna B e Rao. «Noi non abbiamo partecipato alla scelta di chiudere le tribune. Il Cosenza Calcio ha prospettato interventi di manutenzione straordinaria che andavano fatti su quelle tribune. Non c'è nessuna condivisione di questa scelta, solo una presa d'atto». Queste la parole ascoltate dalla viva voce del sindaco, che nei giorni scorsi aveva parlato di «sgarbo istituzionale».
A "Buongiorno in Calabria", il primo cittadino rafforza la propria tesi. «Non c'è stata nessuna investitura dal Comune, cosa che invece dev'essere preliminare ai lavori. Qualunque intervento va concordato prima con l'ente proprietario e questo non è accaduto. Non c'è stata nessuna comunicazione di lavori, il Comune non ha ricevuto né richieste né indicazioni di lavori da parte del Cosenza Calcio. I tecnici sono andati al GOS e hanno preso atto di questa situazione, ma non c'era stata alcuna comunicazione precedente»
Cosenza Calcio, Caruso: «Non si parli di guerriglia per due fumogeni»
Il sindaco continua. «Chi ricopre ruoli di responsabilità deve poi anche assumersele. Non basta esprimere apprezzamenti o condivisioni sulla persona a parole. Sono i fatti che contano. E i fatti dicono - prosegue Caruso - che c'è una mancanza di rispetto nei rapporti istituzionali nei confronti del primo ente della città. Senza contare il mancato rispetto degli accordi precedenti. Il Cosenza Calcio deve rispettare le norme contenute nell'accordo».
Caruso, poi, parla anche della nota diffusa ieri dal Cosenza Calcio sul «clima di guerriglia» che, a dire della dirigenza rossoblù, si è respirato allo stadio "Marulla". «Non si è andato oltre qualche fumogeno. Sinceramente, quello che si è visto in campo meritava anche di più. Io sono per la contestazione pacifica, ma parlare di guerriglia per due fumogeni che sono stati lanciati in un momento di particolare contestazione e tensione mi sembra eccessivo. Non si possono usare questi termini su un comportamento agonistico da parte della tifoseria. Non si può parlare di guerriglia». Guarda il VIDEO su Cosenza Channel.