FOTO | Per evitare i playout i Lupi dovranno battere la corazzata sarda e sperare che il Cittadella perda con il Como in casa. E tra i supporter c'è chi si è portato dietro del sale o un cornetto portafortuna
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“L’attesa del piacere è piacere essa stessa” recita un vecchio adagio. Sarebbe valido anche per i tifosi del Cosenza se avessero la certezza di stappare lo spumante intorno alle 23 di questa sera. Nel frattempo, però, si sono goduti le ore che hanno preceduto il match con il Cagliari.
Decisivo per la salvezza, ma con un jolly da giocare nel caso le cose non vadano come sperato. Per evitare i playout i Lupi dovranno battere la corazzata sarda e sperare che il Cittadella perda con il Como in casa. Per non lasciare nulla di intentato, qualcuno si è portato dietro un po’ di sale. Altri i classici cornetti portafortuna.
Fatto sta che via degli Stadi, lo stradone che accompagna il popolo dei Lupi al Marulla, dalle 18 ha indossato l’abito da sera ricamato a mano. Rigorosamente rossoblù. Bandiere ad ogni angolo, bancarelle che provano a piazzare a buon prezzo il loro merchandising non ufficiale, bambini che non stanno nella pelle di salire sugli spalti zaino spalle. Tra la scarpetta e la trombetta anche un panino con mortadella. Curva Nord esaurita, Curva Sud quasi. Le tribune erano piene un’ora prima del fischio d’inizio, quando è iniziata la gara tra scaramantici e inguaribili ottimisti.
Quando il nostro network ha diffuso le formazioni ufficiali qualche mugugno. «Gioca Praszelik, perché non D’Urso che è in forma?» chiede un signore, gli risponde un adolescente: «È la stessa cosa, con questo pubblico farebbe gol anche Padre Fedele se scendesse in campo. Di sinistro, sotto l’incrocio».