COSENZA - Se l’obiettivo del Cosenza era mettere in bilico Cappellacci per dare una scossa a squadra e staff, il club silano ci è riuscito. I rossoblù hanno strappato la qualificazione al secondo turno di coppa Italia di Lega Pro battendo i cugini del Catanzaro. Una sfida, al di là dei discorsi legati ad una competizione snobbata dai più,  attesissima dalla società silana in virtù, appunto, di quanto accaduto nelle ultime ore in riva al Crati. Una vittoria nel derby, poi, ha un sapore sempre diverso. E lo ha a maggior ragione se la vittoria in questione arriva in rimonta. Al “Ceravolo” è infatti il Catanzaro a gonfiare la rete per primo con una prodezza di Tommaso Morosini. La risposta dei lupi è immediata: Calderini va via sull’out di sinistra, Martignago lo ferma in maniera fallosa. Per l’arbitro è rigore e cartellino giallo. Dal dischetto va De Angelis che non sbaglia. Il Cosenza capisce che la corsia di sinistra è il punto debole dei cugini giallorossi e nel finale di primo tempo, sempre da quella parte, costruisce l’azione del vantaggio siglato da Sassano. L’attaccante cosentino è in giornata e nella ripresa cala il tris su assist di Criaco. Poco prima Ravaglia aveva sventato il pareggio di casa sulla bella punizione di Morosini. Nel finale saltano i nervi a Martignago che viene espulso. Poi più nulla. Il Catanzaro sceglie le seconde linee e dice addio alla competizione tricolore. Il Cosenza doveva dare una risposta e l’ha data. Nel secondo turno i silani affronteranno la Reggina. La squadra che solo pochi giorni fa stava per far rotolare la testa di Cappellacci. Da oggi più salda sul collo del trainer di Giulianova. (ab)