Il ds rosarnese esprime tutta la sua delusione dopo la sconfitta casalinga per 3-2: «Nonostante il primo posto mi sento distrutto, ma ora faccio un passo indietro. Dovevo essere il Varrà di sempre»
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Inizia subito col botto la prima giornata di ritorno del Girone B di Promozione (che coincide con la sedicesima nel calendario stagionale) dal momento che la Virtus Rosarno cade inaspettatamente in casa contro l'Atletico Maida per 2-3 e adesso non è più prima da sola poiché è stata agganciata dallo Stilomonasterace. Insomma questo campionato continua a stupire.
La partita inizia subito in salita a causa del gol di Grande, ma Ten Lopez prima e Raso poi ribaltano il punteggio. Nella ripresa, però, succede l'imponderabile con l'Atletico Maida che perviene al pareggio con Cesana a inizio secondo tempo e poi la doccia fredda, quasi allo scadere, con Gullo che manda in estasi i giallorossi.
La delusione di Varrà
Non può certamente essere contento il direttore sportivo rosarnese, Mimmo Varrà, che commenta così la partita: «Ho sempre elogiato pubblicamente la squadra, ma adesso basta. Non si può perdere una partita, peraltro in vantaggio, solo perché ci vergogniamo a buttare la palla in tribuna. Così non si vince».
E poi: «A noi dovrebbe interessare la sostanza, specialmente in determinati momenti della gara. Comunque mi assumo io la responsabilità, la colpa è mia. In questa stagione calcistica ho fatto la persona brava e disponibile, anche quando capivo che era sbagliato, ma l’ho sempre fatto presente. Tutto questo per amore verso la mia città, poiché mi sono girato più volte dall’altra parte per il quieto vivere. In sostanza ho esercitato tutte le funzioni, tranne quella del direttore sportivo. Nonostante il primo posto in classifica mi sento distrutto perché tutti sanno che antepongo il calcio a tutto il resto. Questa notte non ho chiuso occhio e vedere il pubblico allontanarsi dopo la gara con delusione, io questo non posso accettarlo. Per questo motivo adesso voglio fare un passo indietro. Io dovevo essere il Varrà di sempre».