La firma del preliminare è arrivata nella notte. Fondamentale il ricorso per la riammissione alla Serie cadetta. Ecco chi sono Guild Capital e il suo Ceo Marco Quaranta: City, alta finanza e interessi internazionali
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La Reggina è pronta ad abbracciare la prima proprietà straniera della sua storia. La nota rilasciata dagli amaranto ha rivelato la firma, avvenuta nella notte, del preliminare di vendita. A un anno dal suo arrivo in riva allo Stretto, Felice Saladini è pronto a lasciare, lasciando il testimone a Guild Capital, società londinese.
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Dopo il closing, che nel comunicato viene fissato per i prossimi giorni, presumibilmente a iscrizione avvenuta, la Reggina avrà dunque la prima proprietà non italiana della sua ultracentenaria storia.
Cos'è Guild Capital?
Fondata nel 2014 da Marco Quaranta, si tratta di una società di investimenti e servizi finanziari, che opera soprattutto nel settore delle transazioni economiche, delle operazioni di fusione e acquisizione, e delle collaborazioni bancarie. La sede di Guild Capital si trova a Londra, precisamente al numero 43 di Berkeley Square.
Scorrendo il profilo Linkedin di Quaranta, CEO e Founder di Guild Capital, si defila un curriculum variegato: da JP Morgan a Barclays, con esperienze lavorative in tutto il mondo.
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Gli scenari per la Reggina
La firma del preliminare, dunque, apre scenari concreti, diremmo finalmente, per la Reggina. È chiaro, come già sottolineato, che tutta l'operazione e l'annunciato closing possano essere finalizzate a iscrizione avvenuta, qualora il ricorso che sarà discusso oggi porti a un ribaltamento dell'iniziale esclusione dal campionato di Serie B.
Anche in quest'occasione, comunque, il grosso della trattativa si è svolto negli uffici dello Studio Tonucci a Roma, che già accolsero il passaggio da Gallo a Saladini nella scorsa estate.
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Poi (e solo poi) la fumata sarà davvero bianca, con la nuova proprietà che si insidierà e presenterà. Da capire, a questo punto, se sarà Marco Quaranta o comunque un membro di Guild Capital a guidare la Reggina o se, come fece Saladini l'anno scorso, ci sarà la designazione di qualcuno - un Presidente o un amministratore delegato - a occuparsi di gestire il club. Questa seconda opzione ci appare più probabile, con alcuni profili di grandissima esperienza presenti sul territorio che potrebbero ben prestarsi per l'evenienza.