Un cammino iniziato nel 1922 e mai interrotto, giunto oggi al secolo di storia con ancora la stessa matricola della prima iscrizione. È tutto qui il valore della US Paolana, tra le pochissime realtà del calcio italiano ad aver conservato il blasone dell’esordio, avvolto nei colori biancazzurri che per tutta la giornata di martedì 9 agosto hanno catalizzato ogni attività nella Città del Santo.

Con orgoglio e passione, i tifosi radunati nell’associazione “1922”, col supporto di settori dell’imprenditoria, del commercio e delle attività produttive locali, ma anche con il contributo di cittadini, hanno organizzato la festa per questo primo secolo di storia, predisponendo un calendario di eventi che si sono svolti nel corso della manifestazione.

Tra vecchie glorie e giovani promesse, allenatori che hanno fatto la storia e indimenticati dirigenti, l’US Paolana è stata mostrata per quello che è: un patrimonio collettivo, identitario quanto basta per essere celebrato da tutti.

Nessuno escluso, infatti, con personalità del calibro dell’ex giocatore Giovanni Paschetta, bandiera del Cosenza Calcio ai tempi della Serie B con Gigi Marulla in campo, il quale – dopo aver enfatizzato la persistenza dello stesso numero di matricola da 100 anni – ha detto che «la Paolana è un orgoglio per il calcio italiano».

Dello stesso parere Francesco Loizzo, vulcanico come ai tempi in cui faceva il direttore sportivo. «Questa squadra incarna la città – ha detto l’ex ds – è una passione che coinvolge in modo viscerale, così come dimostrano i tifosi, sempre vicini ed attenti, uniti sempre per il bene dei nostri colori. Cento anni ininterrotti significano anche dirigenti capaci, persone propense a fare il meglio per la società, che oggi dev’essere festeggiata come merita, perché è un fiore all’occhiello di cui Paola può andare fiera».

«Alla Paolana devo la mia carriera». Così l’allenatore Sandro Cipparrone, artefice del salto in serie D qualche anno fa. «Sono stato sulla panchina biancazzurra per più di una volta – ha continuato il mister – ed ogni volta è stata emozionante come la prima. Merito anche di una tifoseria fantastica, capace di rendere esaltante ogni partita e indimenticabile ogni vittoria».

«Siamo contenti per come tutto si è svolto – è stato il commento di Francesco Belligerante, tifoso e membro dell’associazione “1922” – per la collaborazione che abbiamo ricevuto, ed il sostegno giunto da ogni parte, elementi fondamentali per la buona riuscita della Festa. Cento anni con lo stesso numero di matricola sono davvero tanti e noi tifosi ne siamo consapevoli, sperando sempre di essere all’altezza di questa storia che viviamo come una famiglia».

L’avvocato Giuseppe Bruno, da decenni nella stanza dei bottoni della dirigenza biancazzurra, ha infine parlato di un compleanno «che dev’essere da sprone per capire quanto sia importante la Paolana per questa città. La partecipazione registrata nel corso dell’intera giornata è stata convincente ed emozionante, segno di una passione ricambiata da Paola nella sua interezza, merito anche di una storia societaria illibata, vissuta con lo stesso numero di matricola per ognuna delle stagioni che ci separano dall’esordio. Un secolo del quale ognuno dev’essere orgoglioso di far parte. Quanto oggi stiamo festeggiando – ha concluso l’avvocato – è un regalo che ci è stato tramandato nel tempo, da dirigenti impeccabili, giocatori di livello, allenatori capaci e tifosi inseparabili, che oggi, come d’altronde in ogni occasione, hanno dimostrato il grande amore rivolto alla Paolana».