Bella, pesante e prestigiosa. La medaglia di Bronzo conquistata alle recentissime Olimpiadi di Parigi dal giovane catanzarese Simone Alessio nel Taekwondo sta ricevendo i dovuti apprezzamenti.

Primato "rosso"

Nella caserma provinciale dei Vigili del fuoco del capoluogo rappresentanti delle istituzioni e dello sport hanno voluto partecipare alla piccola cerimonia di ringraziamento.

«Per il corpo nazionale - afferma il direttore Calabria dei Vigili Maurizio Lucia - è la prima medaglia olimpica conquistata dalle Fiamme Rosse che quindi ci inorgoglisce tutti anche come calabresi che abbiamo prodotto questo risultato».

Nato in Toscana, 24 anni fa, ma trapiantato fin dalla tenera età nella sua Sellia Marina, questo timido ragazzone di quasi 2 metri giunto ad un passo dalla finale per l'oro è inondato in questi giorni in Calabria da un mare d'affetto, quasi più difficile da arginare rispetto agli stessi combattimenti.

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Grazie a tutti

«No, no - risponde sorridendo - La preparazione ed i match sono stati ben più difficili, questo è solo un grande momento di piacere per ringraziare tutti quanti partendo dal gruppo dei Vigili del fuoco, dalle mie città di Catanzaro e Sellia Marina, tutta la nazionale, la federazione».

Ed a chi gli chiede se ha smaltito la delusione della sconfitta in semifinale, quando tutto sembrava già deciso positivamente, Simone Alessio risponde: «Non la posso chiamare delusione. Ci sta la sconfitta, combattiamo uno contro uno, se l'altro è stato più bravo, devo dire solo che è stato più bravo. Però poi finire l'Olimpiade vincendo il combattimento con una medaglia non sarà mai delusione. Una medaglia olimpica è qualcosa di troppo bello».

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Bronzo è bello ma...

Ora però inizia un altro lungo periodo di lavoro, cadenzato da ulteriori impegni internazionali. «Sì - ammette il giovane - il bronzo è una medaglia ma appunto è sempre un bronzo, quindi sicuramente punteremo a Los Angeles per chiudere il cerchio con un qualcosa di più».