I giallorossi sono imbattuti da due mesi e hanno vinto tre delle ultime quattro partite: una rivincita per l’ex tecnico del Cosenza, che ha saputo dribblare critiche e scetticismo e ora è quinto in classifica
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Quattro vittorie e quattro pareggi nelle ultime otto partite, la sensazione di essere squadra con la “S” maiuscola. Il Catanzaro di Fabio Caserta ci sta prendendo gusto e sta mettendo delle basi molto forti per partecipare nuovamente ai play-off. La vittoria contro il Cittadella, per nulla scontata, conferma le impressioni positive dell’ultimo periodo.
«Secondo me una delle più belle partite a livello di atteggiamento. La squadra è sempre stata in partita, non si è mai scomposta. Nelle difficoltà, soprattutto all’inizio, ha sempre cercato il modo di mettere in difficoltà il Cittadella. Un avversario ostico, che pressa a tutto campo e che la scorsa settimana ha vinto contro il Pisa», ha commentato soddisfatto il tecnico di Melito Porto Salvo nel post-partita.
Dopo il sogno della scorsa stagione, il Catanzaro è ora sempre più realtà. Il lavoro fatto nelle ultime due sessioni di calciomercato, che ha portato a una rosa di prim’ordine, e la pazienza di aspettare il lavoro di Fabio Caserta hanno dato ancora una volta ragione al presidente Floriano Noto.
Il campo e i suoi protagonisti poi fanno il resto. Pietro Iemmello rimane bomber implacabile e, nonostante i due rigori sin qui sbagliati, è l’attuale capocannoniere del campionato insieme a Pio Esposito e Laurienté.
Il centrocampo, equilibrato e con interpreti complementari, funziona e ha visto nell’ultimo periodo l’inserimento del giovano Pagano, che lo stesso Caserta ha voluto elogiare: «Se gioca è perché lo vedo bene. All’inizio ha avuto delle difficoltà normali, ora è cresciuto tanto. C’è un motivo se la Roma crede tanto in questo ragazzo».
L’acquisto di Quagliata sulla fascia sinistra, la crescita esponenziale di Bonini e l’esperienza di Brighenti, Scognamillo e Pigliacelli completano il quadro. Le aquile sono pronte a vivere una seconda parte di stagione sempre più ad alta quota.