Non conosce pace quest’anno il Castrovillari, dopo una pace transitoria durata una settimana, i giocatori incrociano le braccia e bloccano gli allenamenti. Alla base dell’astensione ci sarebbe il mancato rimborso delle mensilità di ottobre che, dopo quelle di settembre liquidate la scorsa settimana, erano state promesse dapprima per giovedì per poi essere rimandate nella giornata di ieri. Nulla è accaduto, neanche un minimo contatto che di fatto ha fatto decidere i calciatori di astenersi per la consueta seduta di rifinitura del sabato mattina.

«Siamo stanchi – l’amara riflessione di mister Alfonso Caruso affidata ai nostri microfoni -, paradossalmente la squadra sta bene e da un punto di vista tecnico sono sereno. Sono preoccupato, invece, per gli altri problemi – continua il tecnico -, non so fino a che punto mi reggono in questa situazione. I ragazzi ti danno pure l'anima, oramai si fidano di me e meriterebbero molto di più per quello che stanno facendo – conclude mister Caruso - ma se viene uno da me e mi dice mister io non voglio giocare domenica, io non gli posso dire niente».

La gara interna contro la Palmese prevista per domani, almeno per quanto abbiamo raccolto, non dovrebbe essere a rischio. Con senso di responsabilità e rispetto per la città e per i tifosi, i calciatori avrebbero deciso di onorare con il massimo impegno il turno di campionato riservandosi, ancora e a fine partita, di diramare un secondo comunicato dove pare annuncerebbero il proprio disinteresse nel caso la situazione non abbia sbocchi positivi e definitivi.

Intanto le questioni societarie si arricchiscono sempre di più di particolari. Dalle presunte dimissioni del presidente Arben Dybeli non v’è traccia, almeno ufficialmente, le stesse sono state esposte solo in un messaggio whatsapp ma non ratificate alla LND CR Calabria. Di, conseguenza, se così fosse stato, le cariche rossonere sarebbero state azzerate fatto salvo il segretario, o in mancanza della figura, sarebbe stato necessario nominare un commissario che avrebbe dovuto convocare l’Assemblea Generale dei Soci per eleggere il nuovo direttivo. La realtà è che ad oggi l’organigramma societario è integro e con pieni poteri di gestione.