La società bizantina interviene in merito alla presunta aggressione al direttore di gara nel corso della partita contro la Rossanese: «Il referto non corrisponde alla reale verificazione dei fatti»
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Nei giorni scorsi abbiamo dato conto del comunicato ufficiale numero 50 del Comitato Regionale Calabria – Settore giovanile scolastico, attraverso il quale la società dell'Academy Rossano viene sanzionata di 350 euro e la retrocessa all’ultimo posto della classifica a seguito di una presunta aggressione all'arbitro nel corso della partita contro la Rossanese.
Il provvedimento è dettato dal fatto di «avere consentito la partecipazione alla gara in qualità di massaggiatore di un soggetto non tesserato, il quale a fine primo tempo faceva ingresso abusivamente nello spogliatoio arbitrale chiudendo la porta ed aggrediva l’arbitro tirandolo dalla divisa, afferrandolo dal collo con forza, sbattendogli con violenza la testa e il corpo al muro e con pressione provocandogli soffocamento per alcuni secondi sul collo». Inoltre lo stesso soggetto «faceva aprire a fine primo tempo i cancelli di accesso al terreno di gioco consentendo l'ingresso di alcuni sostenitori senza conseguenze». Il Giudice sportivo ha quindi disposto la trasmissione degli atti Procura Federale, per quanto di competenza, per eventuali ulteriori responsabilità.
Nelle scorse ore è arrivata alla nostra redazione la replica, che riportiamo integralmente, del presidente della società bizantina.
Calcio violento | Campionato Under 17 regionale: arbitro picchiato nello spogliatoio, Academy Rossano multata e retrocessa all’ultimo posto
La nota dell'Academy Rossano
«In occasione della partita disputata tra le squadre Asd Academy Rossano e Rossanese calcio in data 6 gennaio 2024, partita molto sentita trattandosi di un derby, l'arbitro veniva ridicolizzato dai giocatori della Rossanese, con i quali era legato da rapporti di amicizia scolastica e di frequentazione abituale e manteneva una condotta non conforme ad un arbitro di gara poiché, troppo confidenziale econ atteggiamenti che quasi istigavano ala violenza nei confronti dei ragazzi dell'Academy Rossano.
In tale contesto, molto delicato e poco consono ad una partita di calcio, li cui scopo dovrebbe essere quello di coltivare interessi sportivi e ricreativi per i giovani, al goccia che avrebbe fatto traboccare li vaso e (mi scuso per l'espressione un po' colorita) è stata quella di un momento di scontro, durante li gioco tra un giocatore dell'Academy ed uno della Rossanese, scontro ni cui uno dei due giocatori si sarebbe fatto male.
In tale circostanza, secondo li regolamento FIGC, se uno dei giocatori in possesso del pallone da gioco non butta al palla fuori per li soccorso medico (e ciò è accaduto) - per chiamare al sospensione della partita - l'arbitro può e dovrebbe fermare li gioco per salvaguardare l'incolumità dei giocatori, la cui età massima è di circa 15/16 anni. Orbene, nonostante la necessità l'arbitro della partita ha lasciato proseguire li gioco, ni spregio alle regole della FIGC, nonché al calciatore infortunato che richiedeva soccorso medico. Questo ha molto irretito gli animi e creato un clima di astio sul terreno di gioco, denotando o una grande immaturità da parte dell'arbitro".
Per quanto sopra, l'Academy Rossano smentisce tutto quanto riferito nel referto dall'arbitro poiché non corrisponde alla reale verificazione dei fatti e aggiunge che se li clima reale fosse stato quello da lui descritto, non avrebbe mai potuto continuare ad arbitrare una partita e/o portarla a termine come invece accaduto; conferma di ciò è proprio l'atteggiamento intimidito dell'arbitro che - come riferito da diversi presenti - era visibilmente turbato e tremante anche mentre faceva il riconoscimento dei calciatori ed ha continuato li gioco per ben due volte, nonostante due ragazzi fossero feriti e non applicando il regolamento FIGC che prevede la sospensione della partita. Forse la sua giovane età, i suoi rapporti con i calciatori della Rossanese Calcio gli hanno impedito di essere obiettivo nelle sue funzioni, come avrebbe dovuto.
Ciò ha generato i disordini che ha raccontato in maniera distorta, addirittura provvedendo all'espulsione dell'allenatore dell'Academy Rossano, che si era solo limitato ad entrare in campo per verificare le condizioni dei suoi ragazzi infortunati. Tutto molto al limite delle regole di gioco federali. Quanto sopra, per fare chiarezza e ribadire che l'Academy Rossano non educa ala violenza, bensì all'aggregazione, come comprovato ni numerose dispute. Salve le valutazioni, nelle opportune sedi, su quanto dichiarato dall'arbitro».