Calciomercato

Colpo D’Alessandro per il Catanzaro, il Cosenza completa l’attacco con Strizzolo. Due arrivi in extremis per il Crotone

La società del patron Noto cala il poker. Oltre all’ex Monza sono giallorossi anche La Mantia, M. Coulibaly e Breit. I rossoblù ingaggiano Ricci e Strizzolo

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di Paolo Mazza
31 agosto 2024
12:47

Si è ufficialmente chiusa la finestra estiva di calciomercato ed è tempo di bilanci, seppur provvisori, per le calabresi di Serie B e Lega Pro. Il nostro network ha seguito da vicino le ultime operazioni di mercato, con collegamenti in diretta dall'Hotel Sheraton di Milano, insieme all'inviato Antonio Alizzi, e aggiornamenti costanti sul web, sui social e all'interno dei Tg. Facciamo dunque un riepilogo delle operazioni portate a termine dalle squadre calabresi. 

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Chiude coi botti il Catanzaro che, dopo un inizio di campionato non proprio incoraggiante, regala a Fabio Caserta gli ultimi quattro colpi. In attacco la scelta finale è ricaduta su Andrea La Mantia: l’ex Cosenza va ad aggiungere peso a un attacco che necessitava di un giocatore fisico e forte sui palloni aerei. Con l’arrivo dell’attaccante romano la batteria degli attaccanti giallorossi è varia e completa: ricordiamo che, prima di lui, sono arrivati Pittarello, Volpe, Compagnon, Seck e Buso – che si aggiungono al rodato tandem Iemmello-Biasci e alla permanenza di Enrico Brignola.


Catanzaro: qualità sulle fasce con D'Alessandro

Il ds Polito, però, non si è accontentato: ha rimpolpato la difesa con il classe 2001 Philipp Breit – anch’egli, come La Mantia, proveniente dalla Spal – e il centrocampo con Mamadou Coulibaly, ingaggiato a titolo definitivo dalla Salernitana. Sul gong è arrivato, sempre a titolo definitivo, un rinforzo di grande qualità ed esperienza anche per le fasce: dal Monza è stato infatti prelevato Marco D’Alessandro. Conoscitore del campionato cadetto e giocatore versatile, il prodotto del vivaio romanista può giocare indifferentemente a destra e a sinistra - così come può giostrare, da esterno, sia in un attacco a tre che in un centrocampo a 5.

Un bel restyling, dunque, per la società del patron Noto – iniziato già nelle scorse settimane con la cessione di pilastri quali Fulignati, Vandeputte e Sounas. Al posto dell’estremo difensore volato a Cremona è arrivato Mirko Pigliacelli, portiere di altrettanta esperienza e affidabilità, affiancato – come secondo – dall’ex Crotone Andrea Dini. Trattenuti Brighenti, Scognamillo e Antonini, in difesa – oltre al già citato Breit – è arrivato anche l’ex Entella Federico Bonini, titolare nelle prime tre partite. Sugli esterni la dirigenza giallorossa, prima di chiudere D’Alessandro, ha voluto affidarsi ad alcune scommesse come Ceresoli e Turicchia per la fascia sinistra e Tommaso Cassandro – più esperto ma poco utilizzato nell’ultimo anno e mezzo tra Lecce e Como - per la destra. A centrocampo – confermate le colonne Petriccione, Pontisso e Pompetti – sono stati ingaggiati l’interessante Riccardo Pagano, in prestito dalla Roma, e Ilias Koutsoupias.

Una rosa che, come si può notare, appare abbastanza completa e idonea per raggiungere quantomeno l’obiettivo della salvezza (il minimo dopo il play-off di qualche mese fa…). A Fabio Caserta il compito di dare organizzazione e anima a un gruppo che ha tutte le carte in regola per continuare a stupire.

Il mercato del Cosenza

Saranno meno contenti, forse, i tifosi del Cosenza. Incassato il duro colpo dalla giustizia – che ha inflitto ai rossoblù quattro punti di penalizzazione per inadempienze Inps e Irpef, azzerando di fatto la classifica degli uomini di Alvini – ci si aspettava qualcosa in più dal calciomercato, soprattutto dopo la dolorosa cessione di Gennaro Tutino. Oltre alla fondamentale conferma di Mazzocchi – importante non tanto per il numero di goal quanto per l’apporto tattico – in attacco sono arrivati Tommaso Fumagalli, Mohamed Sankoh e, per ultimo, Luca Strizzolo. Giunto in riva al Crati in prestito con diritto di riscatto dal Modena, la prima punta originaria di Udine ha grande esperienza in Serie B ma ha (quasi sempre) assunto il ruolo del comprimario. Il suo rapporto goal/minuti giocati non è basso ma, appunto, la tifoseria si aspettava maggiori garanzie. Finora nell’11 iniziale di Alvini è partito sempre Fumagalli, che ha dimostrato colpi e applicazione ma deve migliorare in area di rigore.

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Qualche scommessa di troppo anche a centrocampo dove, tra l’altro, è sfumato il colpo in extremis: sembrava fatta per l’approdo di Coli Saco dal Napoli ma il centrocampista maliano, alla fine, ha firmato con il Bari. Ecco che, allora, i giocatori a disposizione dell’ex tecnico di Perugia, Cremonese e Spezia, sono gli stessi delle prime tre partite: Charlys, Florenzi, Josè Mauri, Kourfalidis, Kouan e Rizzo Pinna e Begheldo. Solo Florenzi, tra questi, non è nuovo e nelle prime partite è stato utilizzato come play al fianco di un giocatore molto fisico come Charlys, con Kouan a ridosso delle punte. Una soluzione che sta dando compattezza ma anche qualità alla squadra – a dimostrazione del valore di Massimiliano Alvini, forse il reale colpo di mercato della società bruzia. Da tenere d’occhio, sicuramente, Rizzo Pinna: già in goal a Mantova dalla panchina, anche nell’ultimo match casalingo contro lo Spezia l’ex centrocampista della Lucchese ha fatto sfoggio della sua qualità tra le linee e dal punto vista balistico. Bene gli acquisti sulle fasce: Ricci e Ciervo garantiscono corsa e qualche “bonus”. In difesa? Anche la retroguardia, probabilmente, poteva essere rinforzata ma – al momento – i nuovi acquisti Caporale e Dalle Mura, oltre al rientrante Hristov, sembrano dare tranquillità al reparto protetto dal forte Micai.

Una rosa, quella rossoblù, che - nonostante i punti di penalizzazione - sembra potersi salvare con serenità, e che può contare sul carisma e sulla competenza di un tecnico che ha già ottenuto grandi soddisfazioni in questa categoria. La sensazione è che, con un paio di colpi a effetto, si potesse aspirare anche a qualcosa in più ma sarà il tempo a svelare il destino del Cosenza.

Il Crotone cambia pelle

Aria di grande cambiamento anche a Crotone. La società del presidente Vrenna ha deciso di cambiare modus operandi: meno nomi blasonati (da usato sicuro solo sulla carta…) e più giovani in rampa di lancio. Esperienza in porta, con l’arrivo di Sala dal Catanzaro, accompagnata dall’arrivo di tanti ragazzi in difesa. Al di là del 28enne Di Pasquale, sono arrivati i giovani Groppelli, Armini, Cargnelutti (il più anziano, 25 anni) e Guerini. A centrocampo ottimo innesto quello di Andrea Gallo – proveniente dal Picerno – già titolare nel primo match al fianco di Vitale. Oltre a lui ingaggiati anche il classe 2004 Jonathan Silva e, proprio ieri, il 18enne Akpa Akpro. Sul fronte offensivo i nuovi acquisti possono essere considerati le permanenze di Tumminello e Guido Gomez – ai quali si sono aggiunti Kolaj e Aprea. Una squadra rivoluzionata, che punterà sull’unione di gruppo per ripartire dopo tre anni molto complicati. Tre anni che hanno visto una continua involuzione – dalla Serie A al nono posto in classifica in Lega Pro.

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