Dopo l'addio dei club inglesi nella notte è arrivato anche il passo indietro dell'Inter: «Non siamo più interessati»
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Da Super Lega a Super fallimento. Il tentativo di “colpo di Stato” nel mondo del calcio europeo è finito nei peggiori dei modi con la mega idea lanciata dai 12 top club d’Europa (Milan, Arsenal, Atlético de Madrid, Chelsea, Barca, Inter, Juventus, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Real Madrid e Tottenham Hotspur) di fondare un torno tutto loro, che si è clamorosamente sciolta come la più classica neve al sole. Un maldestro tentativo di “scissione” durato meno di 48 ore. Le squadri inglesi sono state le prime ad abbandonare la competizione fantasma: una decisione arrivata dopo la crescente onda di proteste popolari a seguito del comunicato che annunciava la nascita del torneo. Nel regno unito non sono mancati gli striscioni di dissenso appesi ai cancelli dei club che hanno tentato la “super fuga”. Il City è stato tra i primi club ad annunciare il passo indietro attraverso un comunicato diramato dal proprio sito: «Manchester City Football Club può confermare che ha formalmente inziato le procedure per ritirare il proprio gruppo dai piani che si stanno sviluppando per una Superlega europea». Tra le italiane l’Inter ha annunciato il suo addio al progetto, nella notte l’Ansa ha diffuso le parole riconducibili al club di Suning: «Il progetto della Superlega allo stato attuale non è più ritenuto di interesse dall’Inter»
L’idea della Super Lega voluta fortemente dal presidente del Real Madrid Florentino Peres e da Andrea Agnelli si è di fatti disintegrata in un batter d’occhio. La Super Lega è stata dunque costretta al seguente comunicati che a detta di molti sa (scusate l’insistenza) di super figuraccia:
«La Super League Europea è convinta che l'attuale status quo del calcio europeo debba cambiare. Proponiamo un nuovo concorso europeo perché il sistema esistente non funziona. La nostra proposta è finalizzata a consentire allo sport di evolversi generando risorse e stabilità per l'intera piramide calcistica, anche aiutando a superare le difficoltà finanziarie incontrate dall'intera comunità calcistica a causa della pandemia. Fornirebbe anche pagamenti di solidarietà materialmente migliorati a tutte le parti interessate del calcio. Nonostante l'annunciata partenza dei club inglesi, costretti a prendere tali decisioni a causa della pressione esercitata su di loro, siamo convinti che la nostra proposta sia pienamente allineata alla legge e ai regolamenti europei come è stato dimostrato oggi da una decisione del tribunale per proteggere la Super League da terze parti. Date le circostanze attuali, riconsidereremo i passaggi più appropriati per rimodellare il progetto, avendo sempre in mente i nostri obiettivi di offrire ai tifosi la migliore esperienza possibile, migliorando i pagamenti di solidarietà per l'intera comunità calcistica».