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Non si è fatta attendere la risposta del questore della Provincia di Reggio Calabria dopo il deprecabile episodio del 18 febbraio scorso, relativo agli scontri tra i tifosi del Catanzaro e quelli del Catania, avvenuti presso il porto di Reggio Calabria, dove le due tifoserie si erano casualmente incontrate, in quanto la prima era diretta in Sicilia per assistere all'incontro di calcio con la squadra agrigentina dell'Akragas, mentre la seconda sbarcava in quel frangente per dirigersi in Puglia dove avrebbe partecipato all'incontro con il Monopoli.
Il questore Raffaele Grassi, pertanto, ha emesso quattro provvedimenti di Daspo. nei confronti di altrettanti tifosi catanzaresi, di cui uno per la durata di 9 anni nei confronti un 37enne, negli anni scorsi già destinatario di ben quattro analoghi provvedimenti interdittivi, ed i restanti tre, per la durata di 5 anni, anche loro in passato già destinatari di un Daspo.
Gli altri due provvedimenti, della durata di cinque anni ciascuno, sono stati emessi nei confronti di un minorenne ed un 23enne, entrambi tifosi del Catania, coinvolti in quello che è stato un vero e proprio episodio di guerriglia urbana, durante il quale sono stati utilizzati, per portare a termine l'aggressione, tubi in ferro, tubi in pvc, cinture e altro materiale presente in banchina.
Oltre al provvedimento di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono tutte le manifestazioni calcistiche di qualsiasi serie e categoria, per i sei è stato imposto l'obbligo di presentazione presso l'Ufficio di Polizia competente per territorio mezz'ora dopo l'inizio del primo tempo e mezz'ora dopo l'inizio del secondo tempo di tutte le manifestazioni sportive nelle quali siano impegnate, a qualsiasi titolo, le rispettive compagini calcistiche, convalidato dalla competente Autorità Giudiziaria.