Luca Gallo è intervenuto a Buongiorno Reggina, format andato in onda sulla TV ufficiale del club dello Stretto. Il presidente del club amaranto ha parlato della fase attuale della squadra, reduce da due sconfitte consecutive, in particolare da quella pesante sul campo del Benevento. La prima domanda, rivolta direttamente dai tifosi in collegamento, è di natura tecnica: «Per me è un po’ difficile rispondere a domande sull’aspetto tecnico della squadra. Da tifoso, sono pienamente convinto che Aglietti riuscirà a ritirare su una situazione comunque francamente isolata e temporanea almeno fino ad ora. Abbiamo perso una partita strana, anzi due, ma questo può accadere. Se non erro il Pisa dopo la vittoria con la Reggina ha fatto molta fatica. È un campionato molto difficile ed equilibrato, nessuna squadra lo ammazzerà. Secondo me la differenza la farà chi saprà gestire i momenti meno buoni».

Sulla situazione del club

«Da quando io ho preso la Reggina non è mai accaduto che siano arrivati dei punti di penalizzazione. Vinsi anche un ricorso, in Serie C, per la riduzione di 8 punti di penalità. Pagai di tasca mia per quel ricorso. Da quel momento, io parlo di dati di fatto, io sfido qualcuno a dire che la Reggina abbia preso un solo punto di penalizzazione su questi fatti qua. Io posso assicurare che non avverrà mai. Io mi chiedo su che basi mi viene chiesto se ci sono questi pericoli. Non capisco, poi, perché dovrei cedere la Reggina. Ho investito milioni su milioni, soldi miei cash. Ho preso un Centro Sportivo fatiscente, rendendolo qualcosa di straordinario, ho investito sul Sant’Agata, magari confrontatelo con quello che pagavano i miei predecessori. Ho aperto due store. Ho sentito dire che ho preso un pullman di seconda mano, pensa un po’. Non so se mi sbaglio, ma la Reggina non ne ha mai avuto uno di proprietà. Quando sono entrato al Granillo non si accendeva neanche il tabellone luminoso. C’era un terreno che era quello che era, ora non è straordinario ma ho speso un sacco di soldi. Io mi chiedo perché dovrei cedere un club che ho portato in Serie B in un solo campionato, quando altri sono infognati in C da anni. Alla metà della partita della Cremonese, eravamo secondi. L’anno scorso di questi tempi si diceva che non avrei riscattato il Centro Sportivo, poi cos’è successo? Se tanto mi da tanto, se quella era una stupidaggine lo è anche quello che si sente adesso. Qualcuno si è fatto i conti, poi, di quanto la Reggina abbia speso nello scorso mercato di gennaio? Eravamo penultimi, abbiamo preso un nuovo allenatore, tenendone a libro paga un altro, cosa che ancora avviane. Io voglio capire da cosa siano suffragate le voci sui social network. Il fatto è che c’è un presidente che ha investito milioni, c’è stato un risultato sportivo, è un dato di fatto. Gli stipendi vengono regolarmente pagati, chi dice il contrario è una cazzata. C’è una cartina al tornasole: se non si paga, ci sono punti di penalizzazione. Io non ho visto un punto di penalità alla Reggina. Se fosse successo a noi quello che è accaduto settimana scorsa a squadre più blasonate, non sarei forse più potuto entrare a Reggio».

Sogni

«Il mio sogno è di portare la Reggina in Serie A. Una volta che l’avrò fatto, per me quello che dovevo fare l’avrò fatto. Non credo che farò per ventinove anni da Presidente. Magari tornasse Lillo Foti, grandissimo presidente. Questa cosa è insita nel motivo per cui ho preso la Reggina. Io sfido qualcuno a dirmi quale sia il tornaconto nell’aver preso questo club».

Nessuno in discussione

«Mi fido totalmente di Aglietti, c’è stata questa doppia battuta d’arresto, magari succederà ancora, magari speriamo di no. Già da martedì mi attendo una reazione, ho parlato con la squadra. I ragazzi sono tranquilli, seppur dispiaciuti. Io credo che si possa definire quanto successo nelle ultime due gare un black-out, mi auguro temporaneo. Forse c’è stato un calo di tensione mentale, sarebbe stato un problema se fosse fisico. Mi fido di tutto lo staff tecnico, nella speranza che non accada più. Laribi e Ricci sono due calciatori con un passato importante, si sono ottimamente integrati nel gruppo, due bravi ragazzi. Hanno qualità molto importanti, il loro rendimento dipende da tante cose. Il campionato, però, non è finito».

Critiche e stadio 

«Ognuno può esprimere il proprio parere. Mi farebbe piacere però che, nell’esprimere la propria opinione, ci si suffragasse dai fatti, da prove concrete di ciò che si dice. Precedentemente al covid, la Reggina era nell’imminenza dell’acquisto dello Stadio Oreste Granillo. C’era un progetto, c’era un’azienda pronta a eseguire l’ammodernamento. Sono convinto che non passerà troppo tempo per riprendere quella strada, io credo che ho fatto tutto quello che avevo promesso da quando ho preso la Reggina». 

Calciomercato 

«Taibi resterà ancora a lungo, ha anche appena rinnovato. A gennaio si tireranno le somme, si faranno scelte magari su quei calciatori che hanno reso meno. Si andrà a vedere quali sono le zone di campo dove si può migliorare. Anche l’anno scorso abbiamo fatto una campagna acquisti invernale molto corposa che ha fatto uscire calciatori, facendone entrare altri più funzionali. Vedremo a gennaio, se servirà si andranno a prendere degli atleti».