Contento il tecnico rossoblù nella conferenza stampa al Rigamonti che non dimentica i tifosi rimasti a casa: «Erano davanti alla Tv e gli abbiamo regalato una grande gioia»
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Una vittoria thrilling arrivata al 95’ per il Cosenza a Brescia. In vantaggio di due reti i rossoblù sono stati ripresi dalle reti di Bjarnason e Bianchi, prima del gol che vale i tre punti siglato da Charlys al 95’. Lo stesso minuto di Meroni nel play-out che regalò la permanenza in B ai rossoblù due stagioni fa. Questa volta vale una classifica che vede i calabresi fuori sia dalla zona retrocessione che da quella play-out.
Soddisfatto Alvini a fine match
«Quando avevamo messo la partita in ghiaccio abbiamo preso un gol sul quale abbiamo lavorato male, un difetto nostro ed una crescita da fare. Normale che il Brescia prenda fiducia. La squadra è ripartita volendola vincere ed il successo è meritato. Ci abbiamo creduto e questo è molto significativo». È soddisfatto Alvini nella conferenza stampa a fine match al Rigamonti. «Ho chiesto ai ragazzi di essere se stessi sempre, voglio che esprimono la loro idea in ogni momento della partita. Nel secondo tempo dovevamo palleggiare meglio. Sono contento per la squadra».
«Abbiamo sempre avuto continuità da inizio campionato. Mentalmente siamo forti, – spiega il tecnico rossoblù – soprattutto dopo la penalità. L’equilibrio va trovato nell’unione che c’è anche con la società». Un Alvini che ricorda che non c’è «nessuna rivincita, a Mantova partita straordinaria persa per colpa nostra. Ho avuto grandi risposte da tutti. La B è difficilissima, la qualità delle rose viene fuori dopo un po’. Bisogna valorizzare la politica del club. L’identità è la miglior cosa possibile. Ho messo Koufalidis per Zilli perché Kouan ha fatto una partita straordinaria e mi serviva per metterlo su Verreth. A Cosenza il tifoso era davanti alla Tv e gli abbiamo regalato una grande gioia. Avevamo bisogno della sosta, arriva al momento giusto per via dei ritmi alti».