L’iniziativa è frutto della convenzione sottoscritta fra l’Aipd e il Comitato italiano paralimpico
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La Città di Cosenza è la prima squadra di bocce del territorio ad accogliere atleti con sindrome di Down.
Da qualche settimana infatti, ogni martedì mattina, sui campi del bocciodromo di Piazza Giovanni Amendola, si allenano una quindicina di ragazzi e ragazze con sindrome di Down che hanno intrapreso la nuova avventura con passione ed entusiasmo.
L’iniziativa è frutto della recente convenzione sottoscritta fra l’Aipd Cosenza (Associazione italiana persone down, attiva da 40 anni circa nel territorio nazionale), su proposta e sotto l’egida del Comitato Italiano Paralimpico di Cosenza guidato da Deborah Granata.
Il gioco delle bocce, una sana aggregazione
«Il gioco delle bocce, per via delle sue caratteristiche intrinseche, stimola la concentrazione ed è funzionale al rispetto reciproco di regole e turni – dichiara la promotrice del progetto Deborah Granata -. Inoltre stimola una sana aggregazione fra atleti con disabilità, le loro famiglie, e gli atleti normodotati».
«Abbiamo accolto con molto piacere l’idea della presidentessa Granata sia perché ci siamo resi conto che questo sport, in quanto attività anche ludica, appassiona i ragazzi e sia perché in quanto disciplina sportiva molto sociale contribuisce a fare rete, anche con i genitori - spiega Emily Amantea, vice presidente nazionale Aipd e presidente Aipd Cosenza - Inoltre le bocce sono entrate a far parte delle attività fisse dei nostri laboratori occupazionali settimanali».
Un progetto destinato ad allargarsi
L’iniziativa è destinata a fare proseliti per la nascita in Calabria di altre squadre composte da persone con sindrome di Down e disabilità intellettiva.
«I ragazzi continueranno ad appassionarsi e ad allenarsi - dice soddisfatto Francesco D’Ambrosio, nella doppia veste di presidente della Città di Cosenza e del Comitato provinciale di Cosenza della Federbocce -, quando poi saranno pronti sarà per loro possibile confrontarsi, attraverso gare promozionali, con gli atleti tesserati con la società di Villa Arangea (Rc)».
La squadra reggina infatti ha promosso, in collaborazione con la delegazione locale della Fib, un’iniziativa simile con il tesseramento di circa venti atleti con sindrome di Down. Il gioco delle bocce si conferma così, anche nel nostro territorio regionale, molto attento alle tematiche del sociale e alla collettività.