Domani arriva il Lecce al Marulla, al posto dello squalificato Caso c'è Larrivey. Il tecnico rossoblù: «Ho visto la grinta giusta in allenamento, speriamo i ragazzi la trasferiscano in partita»
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Il ko di Terni ha lasciato scorie pericolose. Il Cosenza è chiamato a smaltire subito le tossine che si porta dietro dallo stadio Liberati, ma il calendario non dà una mano. Al Marulla, infatti, domani è atteso il temibile Lecce. Pierpaolo Bisoli non potrà far affidamento su Giuseppe Caso squalificato, ad oggi l’elemento migliore del collettivo. Al fianco di Laura è probabile che tocchi così Larrivey. «Ho visto El Bati rincorrere 70 metri un avversario a Terni ad 8’ dalla fine - ha detto il tecnico in conferenza stampa -. È uno degli aspetti positivi di sabato scorso».
L’ottimismo di Bisoli
Vedere il bicchiere mezzo pieno è difficile, ma l’allenatore ci prova lo stesso. «Mi assumo tutta la responsabilità di quanto accaduto nel primo tempo - ha aggiunto -. È colpa mia quella prestazione, dovuta al lavoro settimanale in cui probabilmente ho forzato pensando a lunga gittata. Non dovevo, faccio ammenda. C’è da evidenziare, tuttavia due aspetti: gli innumerevoli cross scodellati a centro area e il fatto che, nonostante il ko, nessuno abbia guadagnato punti sul Cosenza. Tutti abbiamo un match in meno, ma a noi resta da recuperare quello col Benevento».
La difesa e gli errori individuali
In difesa, scontato il turno di squalifica, rientra Camporese. I suoi due gol su calcio d’angolo lo pongono come titolare inamovibile della squadra. A fargli spazio uno tra Hristov, troppo al di sotto delle aspettative in questa fase di campionato, e Rigione. «Non voglio parlare più delle problematiche sui calci piazzati - continua Bisoli -. Evitiamo di mettere pressione. Tuttavia gli errori individuali, come l’1-0 della Ternana, vanno evitati. Dobbiamo tornare arcigni come nel match col Frosinone e continuare la crescita mostrata a Crotone e con l’Alessandria».
Il patto con lo spogliatoio
Sugli spalti non si annunciano numeri degni di nota, di certo non mancheranno i cori indirizzati al presidente Guarascio, ritenuto responsabile della situazione. Dopo il 90’ a Terni sono più piovuti fischi dal settore ospiti. «Sacrosanti - evidenzia Bisoli -. È giusto che i nostri sostenitori manifestino malcontento se non soddisfatti ed io sono il primo ad andare sotto la curva a ricevere insulti. Domani, però, abbiamo bisogno del loro sostegno». Chiusura sul faccia a faccia con la squadra negli spogliatoi del Liberati. «Dobbiamo salvare il Cosenza - taglia corto -. Con i calciatori abbiamo stretto un patto: tutti daremo il massimo per centrare l’obiettivo prefissato. Puntiamo a vincere i playout qualora non dovessimo conquistare la permanenza diretta».