Si è chiuso il girone di andata e subito si riparte in Serie C. Il Catanzaro già sabato gioca l’anticipo della prima di ritorno, in casa contro il Potenza. Proprio in Basilicata è iniziato, ma con il piede sbagliato, il cammino delle aquile giallorosse, sconfitte per due a uno, nonostante un rigore parato da Branduani. E proprio un rigore parato lega il prossimo avversario del Catanzaro al precedente, perché anche con il Monopoli un estremo difensore giallorosso ha neutralizzato un penalty: in Puglia decisivo Di Gennaro.

Dopo quel debutto amaro, la squadra affidata ad Antonio Calabro ha avviato una mini serie utile, con il primo gol del neo acquisto Evacuo, interrotta però dal clamoroso crollo di Terni: la capolista si impone per 5-1, demolendo il Catanzaro nella ripresa. Il punto più basso, tuttavia, viene toccato tre giorni dopo, quando il Palermo, ridotto in nove per due espulsioni, pareggia nel finale. Serve una scossa, che giunge puntuale nella successiva gara di Avellino, dove si ottiene il primo successo esterno del campionato, firmato da Curiale, Di Massimo e Di Piazza.

La vittoria nello scontro diretto con il Teramo dice che il Catanzaro può puntare in alto, quantomeno alla terza piazza. In verità ci sarebbe anche la chance di avvicinare la seconda posizione, ma la sconfitta in casa del Bari interrompe la serie utile. Le vittorie contro Turris e Bisceglie rimettono in corsa la squadra di Calabro, poi frenata da tre pareggi. Inatteso quello interno con la Juve Stabia, mentre a Catania il Catanzaro si abbassa troppo e subisce il pari nel finale. Con la Viterbese ci si ferma per la nebbia nella ripresa, mentre a Monopoli si prende un punto con un po’ di fortuna.

Bilancio apprezzabile, insomma, con 7 vittorie, 7 pareggi e 3 sconfitte, ma nel ritorno bisognerà intensificare gli sforzi per ottenere quel terzo posto sicuramente alla portata.