Due gol con la maglia azzurra ed uno con il Sassuolo, hanno reso speciali i giorni del calciatore nato a Cariati e cresciuto tra Bocchigliero e Mirto Crosia
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Chi conosce sin da piccolo Domenico Berardi, lo descrive come un ragazzo dal carattere introverso, schivo e riservato. Una testa dura ed un grande cuore: praticamente il ritratto di chi vive nelle splendide montagne di Calabria. Per il calciatore del Sassuolo e della Nazionale, nato a Cariati e cresciuto tra Bocchigliero e Mirto Crosia, quella appena trascorsa è stata una settimana indimenticabile, quasi da urlo.
Dopo il primo gol messo a segno con gli azzurri il 7 ottobre 2020, nel 6-0 contro la Moldavia, lo scorso 15 novembre si è ripetuto in casa contro la Polonia e tre giorni più tardi a Sarajevo contro la Bosnia Erzegovina.
Numeri da record
Nell’ultimo turno di serie di Serie A, ha messo la sua firma nel successo per 2-0 del Sassuolo in casa del Verona, siglando la sua quarta rete in campionato. Berardi, al momento, è il miglior marcatore nella storia dei neroverdi con 92 gol complessivi.Numeri importati per uno dei talenti più puri del calcio italiano, che detiene anche il particolare record di 10 gol e 10 assist nell’anno solare 2020. Nei cinque maggiori campionati europei hanno tagliato questo traguardo solo Bruno Fernandes, Leo Messi e Thomas Müller.
La sua è una vera e propria storia da film, che con un pizzico di fortuna l’ha portato dai campetti di provincia al massimo livello del calcio nazionale.
La storia incredibile
A 7 anni inizia a giocare a Bocchigliero, dove vive con la famiglia, prima di trasferirsi a Mirto Crosia. A 10 anni “Mimmo” fa il suo esordio con gli Allievi Provinciali della scuola calcio “Il Castello” di Mirto ed è tra i protagonisti segnando una valanga di gol. A 11 anni lo tessera l’AC Rossano. Nel 2006, Berardi avrebbe l’occasione di fare un provino con la Juventus: un osservatore lo segnala al club bianconero ma il ragazzino, tifoso dell’Inter rifiuta.
Poi arriva il viaggio che cambierà per sempre la vita di Domenico Berardi: a 16 anni decide di partire alla volta di Modena per andare a trovare il fratello maggiore Francesco, studente universitario. Nei giorni di permanenza, non mancano le partitelle con gli amici. Durante una di queste lo nota l’allenatore in seconda degli Allievi del Sassuolo, Luciano Carlino, quest’ultimo lo segnala al club neroverde che dopo un provino decide di tesserarlo. Per Berardi è la svolta.
La trafila dagli Allievi del Sassuolo alla prima squadra, è veloce. Il 27 agosto 2012 debutta in Serie B, disputa 37 partite, segna 11 gol e confeziona 6 assist. E’ tra gli artefici della promozione. A settembre del 2013 fa il suo esordio in Serie A.
Il messaggio per Crotone
Il resto è la storia recente di un campione che non ha dimenticato le sue radici e che è sempre rimasto con quel carattere riservato che da sempre lo contraddistingue. Nelle scorse ore, attraverso il suo profilo Instagram ha lanciato un messaggio di solidarietà verso il popolo crotonese colpito dalla recente alluvione.
Una storia, quella di “Mimmo” Berardi che in questo momento difficile per la Calabria e l’Italia intera, può dare un pizzico di positività e regalare una speranza a chi quotidianamente lotta per trovare la strada giusta e raggiungere i propri obiettivi. Nel calcio, come nella vita niente è impossibile, lo dimostra la favola di Domenico Berardi, figlio di Calabria.