La Viola Reggio Calabria rischia seriamente di chiudere i battenti, ben prima della fine del campionato. È questo il messaggio diretto che arriva dall'amministratore unico Aurelio Coppolino che, questa mattina, ha convocato la stampa per illustrare la situazione attuale. Il ritiro della squadra nel breve volgere di pochi giorni appare come qualcosa più di uno spettro. È una realtà concreta che Coppolino si è trovato costretto ad affrontare a causa di una grottesca situazione creatasi a distanza di qualche mese dall'inizio della sua avventura in riva allo Stretto. 

Le cifre della discordia

Il problema vero riguarda la somma di 1,7 milioni di euro circa cui la nuova gestione deve far fronte, senza che questi soldi - a detta di Coppolino - siano mai emersi nel corso degli incontri propedeutici al passaggio di consegne, né all'interno degli atti stipulati con la vecchia gestione Muscolino. L'amministratore unico ha ribadito di poter garantire la copertura necessaria per affrontare la stagione in corso, ma non il debito pregresso a lui sconosciuto. Ma in cosa consiste? «A partire dal 19 di settembre - spiega Coppolino - l'attuale Viola Reggio Calabria ha dovuto ricevere quotidiane notifiche, citazioni, messe in mora, decreti ingiuntivi e atti di pignoramento per un totale di circa 1.700.000 euro, somma a lei non imputabile e non comprendente il budget per la stagione 2018-19. Questo il dettaglio: 367.000 euro debiti verso terzi e fornitori (che secondo l'accordo di cessione dovevano essere saldati dal cedente entro il 10 di settembre), 511.000 euro verso enti previdenziali ed erario (proiezione accertamento fiscale 2013, rimangono fuori eventuali accertamenti sino il 2018), 820.000 euro verso la pubblica amministrazione.

L'esposto in Procura

Proprio con riferimento alle cifre chieste dagli enti, Coppolino ha precisato che 120mila euro (inerenti debito PalaCalafiore risalenti sin dal 2012) sono stati richiesti dal Comune di Reggio Calabria all'attuale società – mediante firma nuovo piano di rientro e fidejussione – solo il 19 settembre, mentre per 700.000 euro inerenti «il presunto debito Pianeta Modena risalente sin dal 2014 l'attuale società è stata citata in giudizio dalla Città Metropolitana il 18 ottobre. Di queste somme, nessun riscontro si è potuto registrare sia nei documenti ricevuti dalla precedente gestione a giugno, sia negli incontri istituzionali di luglio ed agosto. Per tale motivo, il 22 ottobre - aggiunge l'amministratore - ho presentato alla Procura della Repubblica di Reggio  Calabria un esposto che possa tutelare l'attuale Viola Reggio Calabria ed i suoi rappresentanti da eventuali negligenze altrui».

Le richieste di Coppolino

L'amministratore ricorda di aver avuto solo silenzio negli ultimi 20 giorni, da parte dell'amministrazione comunale. Il sindaco Falcomatà non si è fatto sentire, nonostante una richiesta d'incontro da parte della società, al fine di trovare un accordo. Ed è al sindaco in primis che Coppolino si rivolge, nonché alla vecchia gestione Muscolino: «Serve un incontro urgente al vertice dell'Amministrazione di Reggio Calabria affinché si possa trovare, per suo tramite, una soluzione che possa garantire un futuro alla Viola, oltreché richiedere alla vecchia gestione riscontri sulle voci di loro pertinenza. Anche assumendo la copertura del budget 2018-19 noto sin da agosto per circa 650.000 euro attraverso gli introiti derivanti da abbonamenti, ticketing, partner commerciali, investitori e finanze private, in considerazione dell'esposizione totale ad oggi presente, non sarebbe possibile garantire la prosecuzione societaria e quindi sportiva, costringendoci al ritiro dal campionato sin dai prossimi giorni».

L'appello di coach Mecacci e Fallucca

Subito dopo l'amministratore è stato il turno di coach Mecacci che, dopo aver ribadito l'impegno della squadra per le prossime sfide di campionato, ha ricordato come vi siano degli arretrati non ancora saldati dall'attuale società che, per scelta, sta evitando di incassare i soldi che arrivano dagli sponsor, al fine di non farli finire solo per pignoramenti e simili. Con la conseguenza che giocatori e staff si ritrovano con due mesi di arretrati ed una situazione non sostenibile ancora a lungo. Mecacci è stato chiarissimo: «Non tiriamo la volata di nessuno, chiediamo a sindaco e vecchia gestione di poter trovare un accordo, un compromesso, una soluzione. Ma se ci fosse qualcuno con maggiori disponibilità rispetto a Coppolino, che si faccia avanti. Saremmo ben lieti di accoglierlo». Anche il capitano Fallucca ha voluto far sentire la voce dei giocatori ribadendo la volontà di difendere i colori neroarancio fino a quando sarà possibile.