E adesso chiamatela certezza. Il Rende non è più solo una sorpresa di un campionato imprevedibile. La squadra di Trocini si conferma piccola tra le grandi e dopo aver messo kappaò Reggina, Catanzaro, Paganese e Sicula Leonzio al “Lorenzon” piega anche il Matera. Grande tra le grandi. Formazione tra la super corazzate del girone. La dura legge del manto erboso silano, però, non risparmia i ragazzi di Gaetano Auteri, al triplice fischio a terra con tutte e quattro le ruote.

 

Niente spettacolo ma tanti punti

Il Rende non farà entusiasmare per spettacolarità ma in quanto a concretezza è seconda solo a poche squadre in questo campionato. Il Matera martella nei primi minuti. I biancorossi incassano, tengono e poi colpiscono. Lo fanno per due volte con il ritrovato Actis Goretta. L’uomo in più lo scorso anno. L’uomo in meno quest’anno. Fino al Matera. L’argentino segna al decimo del primo tempo su azione di Godano e allo stesso minuto della ripresa quando trasforma in gol un penalty concesso dall’arbitro per fallo di Di Falco. Nel mezzo la traversa di Giovinco e un paio di interventi decisivi di Francesco Forte. Esulta il Rende. Piange il Matera.

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La Reggina spaventa il Lecce, poi capitola

Lacrime che ha rischiato di versare anche il Lecce se non fosse per i campioni di cui può disporre.  Al “Via del Mare” la Reggina spaventa i salentini. Infila due gol nei primi venticinque minuti ma quando la partita sembra chiusa subisce una rimonta che sa di grande squadra. Davanti al tris calato in successione da Torromino, Ciancio e Tsonev, la doppietta di Bianchimano sembra solo un dettaglio. Onore alla Reggina. Ma il Lecce è di un altro pianeta.