Qualità umane e tecniche e un grande bagaglio di esperienza a servizio della squadra e dei compagni più giovani. Il profilo è quello di Mauro Beltramella, Classe 1986, italo-argentino, nato a Olavarría nella provincia di Buenos Aires. Per il secondo anno consecutivo Mauro è il leader tra i pali dell’ASD Ardore, nel campionato di Promozione Girone B.

L’amore per il calcio è tanto grande quanto quello per la famiglia, ed è proprio il forte desiderio di rintracciare e scoprire le sue radici italiane che lo ha spinto a scegliere di giocare nel Bel Paese. 

«Ho girato tantissime chiese in Argentina per trovare qualche documento che mi aiutasse a risalire al mio antenato che, nel 1888, si trasferì dall’Italia all’Argentina - racconta Mauro -. È stato davvero complicato, dopo tante ricerche però sono riuscito a scoprire che viveva a Mello, in Lombardia. Conoscere le mie origini è stato ciò che più di tutto mi ha spinto a venire qui in Italia e quest'anno, finito il campionato, sono riuscito persino a raggiungere e vedere quella che fu la sua casa».

La carriera di Mauro è cominciata nel 2004 nella Serie B argentina, poi gli anni in Serie C - sempre in Argentina - fino al 2013, quando si è unito all’Happy Valley, in Cina. Poi nuovamente la Serie B argentina e la Serie A in Paraguay. Al primo anno in Italia, ad Ardore, nella Locride, Mauro ha contribuito con le sue parate al raggiungimento della finale playoff di Promozione, persa poi per 1-0 contro la Palmese. «Lo scorso anno abbiamo fatto un bel campionato arrivando fino alla finale. Quest’anno vogliamo ripeterci e, come tante altre squadre, puntiamo a vincere».

Nel campionato appena cominciato, dopo le prime tre giornate, la classifica dell’Ardore registra due vittorie e una sconfitta. La squadra si è ulteriormente rafforzata con una serie di innesti di qualità - anche dal Sudamerica - e si presenta quindi tra le principali pretendenti al titolo. «Sono arrivati dei ragazzi giovani e, avendo avuto io tante esperienze in giro per il mondo, sento di doverli aiutare, di farli stare bene assieme al resto del gruppo. Per alcuni è un paese nuovo, una lingua nuova ed è normale aver bisogno d’aiuto».

Un nuovo anno in cui Mauro Beltramella vuole continuare a dire la sua perché la storia di questa stagione è ancora tutta da scrivere; al tempo stesso però è inevitabile progettare il prossimo futuro, in cui Mauro si vede ad allenare e formare giovani calciatori. «Ho fatto già il corso di Serie B, adesso sto facendo il corso per diventare allenatore di Serie A. Mi piace l’idea di stare in mezzo ai ragazzi, sto già facendo alcuni allenamenti con ragazzi piccoli e mi piace tantissimo vederli crescere. Vorrei che lo sport possa essere per loro una seconda casa, è una cosa che secondo me nel tempo si è un pò persa, il campo deve essere anche una scuola di vita».